Difensori: |
ORACLE |
di Fabio Volino
Introduzione
Quarta Ultimate Edition dedicata ai Difensori: stavolta ci concentriamo in particolare su Namor Sub-Mariner e sulla sua riconquista dell' azienda da lui fondata, la Oracle. Buona lettura!
Capitolo Primo
QUALCHE GOCCIA DEL TUO SANGUE
Sei eroi, sei persone. Sei animi distrutti. Strange, Namor, Cavaliere Nero, Warbird, Nottolone e Ringer osservano la persona riversa su un anonimo letto di questo ospedale: Brunhilde la Valchiria. I suoi occhi sono chiusi, sembra in pace, eppure sta soffrendo moltissimo: nonostante tutta la sua forza e determinazione, il suo fisico e la sua mente non hanno retto all' attacco di Yandroth, che l' ha portata dove è ora. Impotente, forse sconfitta per sempre. I gemiti di altri malati piazzati in altre stanze fanno da coro al suo silenzio. Ma in questa stanza lei è sola.
"È ingiusto" esclama Ringer, in abiti civili per la prima volta da quando è ritornato in vita "Dannatamente ingiusto, perchè quel bastardo le ha fatto questo?".
"È... È un rischio che corriamo tutti i giorni, Anthony" dice Dane "A volte essere un supereroe, indossare un costume comporta...".
"Oh, piantala!" grida Ringer "Cosa c' entra questo con quel che è successo a Val?
È stata presa in mezzo solo perchè qualcuno ha pensato di potersi approfittare di lei. Le hanno fatto del male, forse un male da cui non si risolleverà più, maledizione! E pensi che io possa prendere le cose alla leggera, Whitman? Oh, lascia perdere!". Ed esce come una furia dalla stanza.
Carol sta per iniziare a seguirlo quando Strange la blocca:"Lascialo sfogare" dice "Ne ha bisogno. Anch' io provo un sentimento come il suo ora, lo confesso. Soprattutto se penso che molto è dovuto alla mia attuale condizione di salute. Non ve l' ho ancora detto, ma oggi ho fissato un appuntamento con un neurochirurgo: dovrà stabilire quando fissare l' operazione".
La notizia, seppur attesa, lascia tutti sgomenti:"È molto grave il tuo handicap, Stephen?" chiede Namor.
"È ormai arrivato a livelli insostenibili, amico mio" risponde lui, poi volge nuovamente la sua attenzione a Brunhilde:"Lo sguardo catatonico che aveva dopo lo scontro con Yandroth, me ne ha ricordato un altro. Rammenti, Dane?".
"Come potrei scordare, Stephen?" ribatte il Cavaliere Nero "L' Incantatrice mi aveva sottomesso alla sua volontà perchè affrontassi per lei l' Esecutore e Casiolena, ma venimmo rapidamente sconfitti ed imprigionati. Poco dopo, nella cella accanto, intravidi te, Namor e Hulk. E dietro di voi una donna inerme ed immobile: Amora ne approfittò e diede vita alla Valchiria. La forza che dimostrò in quella occasione mi colpì come non mai e dovette passare molto tempo prima che potessi
rincontrarla, considerato che alla fine l' Incantatrice mi trasformò in una statua di pietra e il mio spirito risalì il flusso temporale, fino al tempo delle crociate. E lasciai alle mie spalle una valente guerriera e... Aragorn, che da quel giorno divenne il suo destriero. Come era giusto che fosse".
Interviene Sub-Mariner:"Ma non era solo capace di battagliare. Ricordo un episodio, un comportamento molto romantico da parte sua. Eravamo appena reduci dalla battaglia contro l' Iniziato e lo Squadrone Supremo e io stavo per tornare ad Atlantide: lei mi chiese se poteva accompagnarmi ed io acconsentii senza problemi. Bastò il suo sguardo per farmi accettare. Arrivammo sopra il mare, io mi tuffai e... lei mi seguì. Era bellissima in quel momento, mi divertii come non mai, entrambi ridemmo come da tempo non facevamo. Poi... lei mi baciò: per un attimo risposi al suo gesto, poi mi allontanai da lei, il ricordo di Lady Dorma era ancora troppo vivo in me. E lei mi disse allora:'Il tuo cuore non può rimanere chiuso per sempre, Namor'. Aveva ragione, ma io non la ascoltai e ritornai dai miei sudditi. Quel giorno le ho dato una grande delusione".
Dopo questa frase cala un silenzio pesante tra i presenti, come se tutti si sentissero in colpa per qualcosa nei confronti di Brunhilde. Silenzio alla fine rotto nuovamente da Namor:"Ma ora vi devo salutare: vi prego di perdonarmi, amici, ma ho un colloquio alla Oracle con un rappresentante della Stark-Fujikawa".
"Buone nuove in vista?" chiede Strange.
"Temo sarà solo un incontro preliminare, nel quale concluderò poco o nulla. Ma bisogna iniziare dai piccoli passi".
"Io vengo con te, Namor" dice Dane "Ho alcune ricerche da fare nella stessa azienda". E i due escono dalla sala le cui pareti sono ammantate di un bianco quasi irreale.
Oracle Inc.
"Il nostro ospite è arrivato, Mr. Dixon?" chiede un uomo con una vistosa barba bianca.
"Non ancora" risponde Dixon "Manca ancora qualche minuto".
"Non capisco davvero il motivo di questo incontro, ma voglio tenere d' occhio la situazione: ricordati di comportarti come ti ho detto".
"Non ha nulla di cui preoccuparsi, signore".
"La vita mi ha insegnato ad essere sospettoso e a non fidarmi di nessuno. E ho come il dubbio che questo Namor MacKenzie abbia un secondo fine dietro la sua volontà di riappropriarsi della azienda da lui fondata. Morgan Stark voleva metterci il naso in ciò e prima o poi, inevitabilmente, lo farà e metterà a repentaglio tutto quanto. Bisogna correre subito ai ripari: Namor può essere pericoloso per i nostri piani e ho già preso dei provvedimenti".
"Lei è un elemento prezioso per noi, Mr. John Gamelin".
"Ti ringrazio: è stata la mia esperienza ultraventennale alla Roxxon che mi ha reso l' uomo che sono oggi".
New York General Hospital.
"Ti vedo molto pensieroso, Kyle" afferma Carol.
Lui alza lo sguardo verso di lei:"È... è stato un qualcosa di angosciante ciò che è successo. Quell' espressione stampata sul volto di Val quando mi ha abbrancato per il collo... mi ha ricordato un altro evento.
È di molto tempo fa, di un giorno che ancora stento a credere sia mai avvenuto. Fu quando Dollar Bill rivelò al mondo l' esistenza dei Difensori e una masnada di criminali iniziò ad assaltare la città e a spacciarsi per noi. Alla fine Val li sconfisse, ma come mi avvicinai per complimentarmi lei mi abbrancò al collo con una presa mortale: era in quel momento preda della sua rabbia guerriera. E il suo volto faceva... paura, sì proprio così. Poi tornò in
sé e mi lasciò andare. Ma non dimenticherò mai quello sguardo, perchè fu da quel giorno che promisi a me stesso che le sarei sempre stato accanto nei momenti di difficoltà. E non posso fare a meno di pensare al fatto che ho infranto questa promessa, condannandola forse per sempre".
Di nuova cala il silenzio, ma stavolta dura pochi secondi e viene infranto da Nottolone stesso, che si rivolge a Carol:"Tu non la conoscevi molto bene, vero?".
"Già, ma ciò non rende il mio dolore meno lieve. Prima che mi unissi a voi l' avevo vista solo quando chiesi l' aiuto dei Difensori per aiutare un mio amico, il dr. Barnett,
nonché quando tentai qualche tempo dopo di entrare nel team. Ero ancora Miss Marvel all' epoca: tempi passati. Eppure lei era imponente come in queste settimane che abbiamo condiviso".
Oracle Inc.
Dane Whitman sta esaminando alcune carte quando una donna lo chiama:"Mi scusi, ma c'è una persona che desidera vederla.
È nell' atrio".
"Chi è?".
"Ha detto di chiamarsi Davis. Ha come un aspetto spettrale". Dane capisce ed esce fuori dalla stanza: dopo pochi passi si imbatte in Ringer, ancora in abiti civili.
"Sono felice che tu abbia accettato di vedermi, Whitman, soprattutto dopo quella scenata di qualche ora fa".
"Non preoccuparti, la tua rabbia era comprensibile. E chiamami Dane da ora in poi, va bene? A proposito, come ti trovi ad usare un induttore di immagini?".
Ringer si osserva:"Hai degli amici molto altolocati se sei stato in grado di donarmi questo aggeggio, Dane. Mi sento allo stesso tempo simile agli altri e diverso: perchè questa mia forma è solo una apparenza, che nasconde una verità molto più amara".
"Ma ti fa sentire...".
"Il mio corpo ha iniziato a decadere, Dane. Darklady me lo aveva predetto e dopo lo scontro con Yandroth è iniziato questo processo: mi sono osservato allo specchio ieri, alcuni miei capelli sono diventati bianchi e alcune parti del mio braccio sinistro sono coperte da rughe. Temo che questo sia l' inizio di un qualcosa di molto più drastico".
"Ma... ti senti bene? O hai...".
"No, mi sento come al solito. Non posso fare a meno di chiedermi se l' usare i miei poteri possa
accelerare o rallentare questo processo e non credo che in questo momento
Strange possa occuparsene. Non ho paura, anche se vorrei sapere cosa mi accadrà in futuro. Solo vorrei vendicarmi di colei che mi ha messo in questa condizione, sarebbe il modo migliore di andarsene. Darklady è responsabile anche del male che è capitato a Val e non merita di vivere!".
"Aspetta, so che le tue parole sono dettate dall' odio, ma...".
"Io amo Brunhilde, lo sai?".
New York General Hospital.
"Stephen, devo dirti una cosa" dice Kyle.
"Ci sarà tempo e luogo, Kyle. Ora devo recarmi all' appuntamento col neurochirurgo".
"Ma è importante!".
"Questo molto di più, scusami" e Strange esce dalla stanza. La continua e sempre più imprevista debilitazione delle sue mani lo fa sentire quasi impotente, vuole subito che si trovi soluzione a ciò. Ma il suo animo oggi è anche preda della rabbia, ce l' aveva quasi fatta a liberare Val, ma Yandroth ha voluto giocare la sua ultima carta, ha traviato la mente della asgardiana fino a farla andare in coma. Se fosse stato all' apice dei suoi poteri non sarebbe successo.
Perché lui aveva già salvato la Valchiria in passato, quando tutti la ritenevano morta dopo lo scontro col Drago della Luna. Ma lei era ancora viva, seppure ai confini della terra dei morti. Era ritornata ad occupare il ruolo che le leggende avevano tramandato: traghettatrice delle anime. Ma lei
poté ritornare, dapprima per aiutare Strange a sconfiggere Incubo e poi in piena vita, inizialmente tramite Victoria Bentley e infine grazie alla triade Vishanti e alla valorosa Genevieve Cross. Ed ora è nuovamente ai confini della vita e della morte e
Strange non può fare nulla per lei.
Anche Carol è uscita, solo Kyle rimane davanti al letto che ospita Brunhilde. Osserva il suo volto, così bello e sereno anche in questo tragico momento, poi si reca alla finestra: vuole ammirare qualcosa che lo tiri su d' animo. Ma la visione della bellezza del cielo blu viene offuscata da ciò che vede in basso, anche in questo quartiere vi sono dei barboni e della povera gente, molti lo sono diventati a causa del recente attacco alieno, che ha distrutto le loro case. E allora Kyle capisce: ecco come può impiegare il suo denaro in modo giusto! Costruirà per loro nuove case, del resto ha appena effettuato una joint venture con una compagnia chiamata Tomorrow, che ha esperienza in fatto di edilizia. Quelle persone avranno di nuovo un domani. Osserva per l' ultima volta Brunhilde, poi con un gesto impercettibile del volto la saluta ed esce.
Passano alcuni secondi, quando un giovane ragazzo passa di lì. Tossisce violentemente, poi il suo sguardo incrocia quello inerme di Val. "Brunhilde!" esclama il ragazzo "Brunhilde, sono io, Paulie. Ti ricordi di me?
Perché non mi rispondi?".
"Non lo vede?" ribatte una infermiera che è appena entrata nella stanza "È in coma".
Paulie si ritrae, quasi a voler fuggire da ciò che si ritrova davanti. Poi si avvicina nuovamente a Val:"Mi dica la verità, quante speranze ci sono che si
risvegli?".
"Se lei è credente, allora le consiglio di iniziare a pregare" risponde l' infermiera.
Paulie china il capo, poi lo rialza e prende una mano di Brunhilde:"Io ti conosco, amica mia, sei una donna diversa da tutte le altre. Sei forte e determinata: mi hai aiutato a farmi uscire dalla disperazione in cui mi ero calato tempo fa. E so che tu puoi uscire da questa situazione, devi farlo, perchè abbiamo ancora molti momenti che possiamo condividere insieme: non mi abbandonare come hai già fatto in passato".
"Ma lei non è nel reparto dei malati di AIDS?" chiede l' infermiera "Vi ritorni subito, prima
che chiami la sicurezza". Paulie non ribatte ed esce: ma i suoi incontri con Val non terminano certo qui.
Oracle Inc.
"Tu... cosa?" esclama uno stupito Dane.
"Sapevo che la cosa ti avrebbe stupito. Non so perchè abbia deciso di rivelare questa notizia adesso, e perchè l' abbia detta a te. Immagino che sia un qualcosa che mi tengo dentro da troppo tempo ed era il momento giusto per farla uscire. Sai, credo che tutto ciò risalga a quando l' ho vista per la prima volta, ai tempi della Schiera Maledetta: Darklady e Dormammu avevano separato le essenze di due donne ed una era lei. E rimasi... non so come dire... colpito da quella donna. Mi era stato detto che mi erano stati tolti i sentimenti e per quanto ne so è ancora così, verso qualsiasi aspetto della vita. Ma con lei... con lei è stato diverso: quando vi ho visti arrivare in suo soccorso e vi ho visti in difficoltà ho capito che voi eravate l' ultima speranza per lei, perchè potesse essere ancora libera.
Perché io potessi... parlarle. Non volevo che Val soffrisse ancora e ora so, ora so che è questo il vero motivo per cui mi sono ribellato. Non sono state le parole dell' Uomo Ragno o il fatto di vedere Clea in
pericolo di vita, no, tutto quello che ho fatto da quel momento in poi, compreso l' aggregarmi a voi, l' ho fatto solo e unicamente per lei. All' inizio l' ho fatto in maniera inconscia, senza capire i veri motivi del mio comportamento. Ma poi la verità mi è apparsa in tutta la sua... bellezza. Ed ora il fatto di non poterle più parlare...".
Ringer tace e Dane gli posa una mano sulla spalla:"Sai, si dice spesso che l' amore sia una forza grandissima, capace di superare qualsiasi barriera, anche quella della vita. Io credo che Darklady ti abbia lasciato solo la rabbia, ma l' amore dentro di te era lì, in attesa, pronto a riemergere. E Val ha funto da... catalizzatore per esso. Ora devi solo direzionare ed ampliare questo tuo amore verso altre persone, altri aspetti della vita, e ciò che più brami, il ritorno dei tuoi sentimenti, potrà finalmente compiersi. Non si tratta più di un processo mistico, ma di un percorso umano, sì, umano. E tu sei in grado di portarlo a compimento".
Ringer guarda per qualche attimo Dane, poi l' immagine che appare nello specchio dietro lo scienziato lo mette in allarme:"Sta giù!" grida, portando lui e il Cavaliere Nero dietro ad un bancone. Giusto un secondo prima che numerose pallottole inizino a solcare i corridoi dell' azienda. Le grida delle persone presenti sono il suo coro. Persone che in pochi giorni hanno visto la loro azienda assalita per ben tre volte, è quasi un miracolo che non siano impazziti.
"Ok, gente!" urla lo sparatore, un omaccione pieno di muscoli e pistole da tutte le parti e coi capelli bianchi "Il mio nome è Youngblood e ciò che voglio è Namor MacKenzie. Portatemelo e avrete salva la vita!".
"Youngblood?" esclama Dane "Temo che le letture di quel folle non siano esattamente annoverate nelle maggiori biblioteche".
"Cosa aspetti?" dice Ringer "Diventa il Cavaliere".
"Qualcuno potrebbe avermi visto e la mia identità...".
"Al diavolo! Quello vuole il tuo amico, non ti importa di ciò?". Ringer ha ragione, Dane non avrebbe mai immaginato che un giorno un ex criminale gli avrebbe dato una lezione di vita. E così esclama Avalon e la Spada della Luce e lo Scudo della Notte appaiono nelle sue mani.
"Provo a colpirlo" dice poi Ringer. Dalla parte opposta c'è un altro bancone: con un salto prodigioso Ringer balza da un posto all' altro e, durante il tragitto, riesce a lanciare due raggi di energia, ma con una velocità insospettata Youngblood riesce ad evitarle:"Bel colpo, amico, ma decisamente non sai con chi hai a che fare. E ricorda che qui ci sono altre persone, vuoi che spari ad alcune di loro?".
"No, ti giuro che non cercherò più di colpirti!" dice subito Anthony Davis. Poi, strisciando, si avvicina a Dane:"Cavaliere, forse ho le traveggole, ma quel tizio ha dei muscoli che non so da dove gli spuntino, anatomicamente improbabili. Ha con
sé una marea di pistole! Poi... forse ho avuto una visione... ma mi è parso che il suo costume si sia modificato!".
"A chi stai parlando?" esclama Youngblood "Guarda che ti ho sentito! E non hai affatto visto male, la capacità di cambiare costume è il mio potere mutante, quanto ai miei muscoli e alle mie pistole... beh, questo è un segreto!".
"Ascoltami tu!" dice allora Dane "Io posso portarti da Namor, lo conosco bene. Sono il Cavaliere Nero, uno dei Vendicatori. Li conosci, no?". Poi, con un gesto, mostra a Ringer il suo scudo, le labbra che in silenzio dicono:"Spara una raffica contro di esso!".
"La cosa mi interessa, cosa mi proponi?".
Ringer non perde tempo e una potente raffica di energia parte da un suo bracciale e va a colpire lo Scudo della Notte al centro, trasferendo il potere verso la Spada della Luce.
"Ehi, cosa state facendo? La pagherete! Ora...". Dane spunta improvvisamente dal bancone:"Ecco la mia proposta" e la raffica di Ringer parte dalla Spada e colpisce in pieno petto Youngblood, che vola lungo tutto l' atrio, andando infine a sbattere contro un muro. Ma non è ancora tramortito, alza una pistola e inizia a sparare alla cieca. Ma Ringer è già lì vicino a lui. Youngblood gli spara contro numerosi proiettili, ma nulla, non si ferma.
È come se un campo di forza fosse davanti a lui. Ed in effetti è così. Un' ulteriore raffica di energia al volto da parte del Difensore mette il criminale finalmente fuori gioco.
Dane si avvicina:"Ringer, mi sai spiegare perchè tutti gli schizzati li affrontiamo noi?".
New York General Hospital.
"Dunque ci incontriamo nuovamente, dr. Wilmott" afferma Stephen.
"Già" conferma lui "E sempre in circostanze poco piacevoli".
"Allora il danno è più grave del previsto?".
"Ho esaminato le radiografie più e più volte, quasi a cercare in esse un qualcosa che fugasse i miei dubbi. Ma nulla: le sue mani hanno urgente bisogno di un intervento chirurgico. E non sarà una cosa semplice e di breve durata".
"Io mi fido solo di lei per questo intervento: è pronto a sobbarcarsi questa responsabilità?".
"Un tempo avrei risposto di no" risponde Wilmott "Ero preda di una profonda depressione in seguito alla morte di un mio paziente, poi l' aver salvato la vita a quella sua amica mi ha aperto gli occhi: i fallimenti in un mestiere come il nostro sono inevitabili, ma non dobbiamo farci sovrastare da essi. Dunque la mia risposta è sì: eseguirò io l' intervento".
"Quando?".
"Ho già predisposto il tutto, tra una settimana e mezzo. Precisamente l' ultimo mercoledì del mese. Spero che la sala operatoria sia in condizioni ottimali per quell' epoca: l' attacco alieno ha distrutto parte delle nostre strutture".
"Confido in lei, Wilmott".
"Mi raccomando: in questo periodo non sforzi troppo le sue mani, non abbia paura a farsi aiutare anche per cose semplici. Meno le affatica, meglio è".
"Lo farò" risponde Strange, che poi pensa "Mago Supremo permettendo". Stephen saluta Wilmott ed esce, lì vi è una infermiera che gli consegna un messaggio. "Da parte di chi?" chiede Stephen.
"Una donna, era coperta da una velina, non ho visto il suo volto.
È andata da quella parte". Strange si dirige lungo il luogo indicato, ma poi si trova davanti ad un corridoio con più svolte:"Inutile, Darklady non ha certo bisogno di uscite secondarie" pensa.
Apre il biglietto e vi legge queste parole:"Caro Dottore, mi dispiace dover nuovamente evitare un nostro incontro, ma stia tranquillo, esso non è lontano. Le consegno questo biglietto per comunicarle che ho scoperto l' ubicazione di Grace River*. Grace River, o meglio colei che si fa
chiamare così, prende il nome da una piccola fonte
che si dice
* Ricordate il subdolo messaggio finale di James White in Difensori 6?
dotata di capacità miracolose. Lei si è insediata nei pressi di questa fonte da alcuni anni e pratica magia nera. La potrà trovare a Northampton, in Inghilterra. Può anche controllare questa notizia, lo so che non si fida di me, ma tanto non farebbe altro che perdere tempo. Scommetto che si chiede perchè le dico tutto ciò, molto semplice: io sarò sempre un passo avanti a lei, Strange, non potrà mai sconfiggermi. Attuerò il mio piano definitivo e lei non potrà fare nulla per impedirlo. Beninteso, lei può anche non recarsi dove le ho detto, ma così facendo la povera Genevieve Cross non potrebbe mai essere vendicata. Con immutata disistima".
"E anche per colpa tua se Genevieve è morta" pensa Strange "E riuscirò a fartela pagare un giorno. So che dici il vero, Darklady, perchè ci deve essere uno schema preciso dietro tutto ciò. Vuoi che io mi rechi lì perchè persegua un tuo obiettivo, ne sono certo. Ma io starò in guardia, pronto a controbattere. Le mie mani soffriranno, ma una mia amica avrà finalmente giustizia!".
Oracle Inc.
"E dici che questo Youngblood cercava me?" chiede Namor.
"Precisamente" dice Dane, tornato in abiti civili. Non visto Ringer è sgattaiolato via. "Hai idea del perchè?".
"C'è qualcuno a cui questo mio rinnovato interesse per la Oracle non va giù, questo è chiaro. Anche l' incontro che ho avuto oggi è stato alquanto inconcludente e condotto con una persona che era stata istruita a comportarsi in modo tale. A quanto pare dovrò affrontare avversari molto insidiosi e sfuggenti. E per riuscire a batterli devo almeno sapere con chi ho a che fare. E c'è una sola persona al mondo che può dirmi tutto sulla Stark-Fujikawa: Tony Stark!".
Qualche piano più sopra.
"Hai adempiuto ottimamente al compito assegnatoti, Dixon" dice Gamelin.
"La ringrazio, signore. Crede che MacKenzie tornerà alla carica?".
"Ne sono certo: avevo predisposto un caldo benvenuto per lui, ma non avevo idea che il Cavaliere Nero fosse nei paraggi dell' azienda. Ma non importa: o Namor MacKenzie abbandonerà i suoi propositi verso la Oracle o lo colpiremo dove più è vulnerabile: nei suoi affetti!
È stata la mia esperienza alla Roxxon che mi ha insegnato ciò".
"Ed ora questa esperienza è al nostro servizio" aggiunge Dixon "Peggio per loro
se si sono sbarazzati di lei".
Non visto Gamelin sorride e pensa:"Mio caro Dixon, sei giovane ed ancora ingenuo. Forse non sai quel detto che circola alla Roxxon:'Una volta dei nostri, per sempre dei nostri'. Ed è così anche per me, anche se all' insaputa di tutti. Ho un obiettivo ben preciso in mente, come anche la Roxxon: del resto se non ci adoperiamo noi a portare questa nazione nel futuro, chi potrebbe farlo al nostro posto?".
Note: Per i cultori e gli appassionati, passo ad elencare le edizioni italiane degli episodi del passato della Valchiria narrati dai vari protagonisti:
Episodio del Cavaliere Nero: Albi dei Supereroi Corno 28.
Episodio di Namor: All American Comics 37.
Episodio di Nottolone: Marvel Collection 1 (uno dei più folli racconti Marvel mai pubblicati, da qui il commento di Kyle al fatto che forse quegli eventi non siano mai avvenuti).
Episodio di Warbird: Difensori Corno 14.
Episodi di Strange: Wolverine 32/33, Thor Play 13/16 e Doctor Strange Sorcerer Supreme 3/4 (questi ultimi inediti in Italia).
Ehi, siete riusciti a capire a chi è "vagamente" ispirato il personaggio di Youngblood?
Capitolo Secondo
V FOR VENDETTA
Long Island. Appartamento di Namorita Prentiss.
"E questo cosa vorrebbe dire?" esclama una piccata Nita indicando
Griffin.
"Vuol dire che te ne devi prendere cura" ribatte Namor "Jim Hammond in
questo momento è impossibilitato ad occuparsene e non mi fido a lasciarlo un
giorno di più nelle mani della Oracle. Una volta che sarò venuto a capo della
vicenda vedremo di trovare una buona sistemazione anche per Griffin".
"E
quanto durerebbe questa... indagine?".
"Non te lo so dire".
"Stupendo!"
dice Nita, agitando le mani "E poi sarei io l' irresponsabile della famiglia,
vero?". In quel momento Griffin le si avvicina e inizia a strusciarsi contro di
lei. "È inutile che mi fai quegli occhi dolci, mio caro, non attacca...
affatto... Non... Oh, d' accordo! Ma vedi di sbrigarti, mio caro
parente!".
L' ironia della situazione strappa un sorriso a Namor:"Volo" dice
uscendo dall' appartamento grazie alle sue ali ai piedi.
"Da quando in qua
possiedi un senso dell' umorismo?" pensa Nita, poi si accorge che Griffin le sta
leccando una mano. "Ehi, non cominciamo a prenderci troppe libertà!".
Un aereo in volo verso l' Inghilterra.
Strange non può fare a meno di chiedersi se abbia agito per il verso giusto:
non ha detto nulla del suo prossimo intervento chirurgico ai suoi compagni, non
vuole agitarli più del necessario. Ha però loro riferito di Darklady e del suo
messaggio. Ed ora eccoli qua: lui, Ringer, Cavaliere Nero e Warbird, diretti
verso una nazione a lui ben nota nel quale non sa ancora bene chi o cosa stia
andando a cercare.
Un mistero, come Darklady. Già, in questi giorni Strange
non ha potuto fare a meno di chiedersi chi possa essere: Astrid Mordo? Non se ne
stupirebbe affatto. Morgana LeFey? Non è una ipotesi da scartare. L'
Incantatrice? Troppe ipotesi e nessuna certezza, purtroppo. Strange cerca
disperatamente di pensare ad altro, perchè l' intervento che lo aspetta lo
intimorisce. Cosa sarà di lui, dopo?
Altri pensieri in questo momento si
agitano nella mente di Warbird: il suo breve periodo passato coi Vendicatori
durante la Guerra dei Mondi l' ha fatta riflettere sulle sue capacità e sulla
sua voglia di lasciarsi alle spalle il triste passato. La batosta che ha subito
da Yandroth non deve minare questa sua fiducia, anche se è dura non pensarci.
Poi Warbird si chiede perchè non abbia chiesto ai Vendicatori di tornare nelle
loro fila al termine della Guerra, probabilmente non avrebbero avanzato alcuna
opposizione. Ma il bello è che nemmeno lei conosce la risposta: stare coi
Difensori è una sensazione diversa, sono stati loro i primi a ridarle fiducia.
Forse abbandonarli così, come se nulla fosse successo, non sarebbe stato un
gesto degno di lei. Poi Carol si volta verso Dane: i discorsi che ha avuto con
lui le hanno fatto piacere, è il componente del gruppo al quale si sente più
legata. Neanche in questo caso conosce la risposta o forse non vuole ammettere
di saperla.
Richmond Enterprises.
"Allora, Elias, cosa ne dici?" chiede Kyle Richmond, che ha appena illustrato ad Elias Winters, direttore della sezione newyorkese della Tomorrow Inc. il suo piano per aiutare la gente povera della città *.
* Tra la Richmond Enterprises e la Tomorrow sussiste un accordo di collaborazione, come rivelato in Prowler 3
"È un progetto molto ambizioso, lo riconosco" risponde Winters "Il problema
è che comporterà una ingente spesa. Sei sicuro di volertela
sobbarcare?".
"Sicurissimo" ribatte Kyle "Molti mi prenderanno per folle ad
usare il mio denaro per aiutare queste persone. Ma del loro parere non mi
importa affatto: è gente che non merita nemmeno di essere ascoltata. Io ho i
soldi, voi i mezzi necessari per portare a compimento il tutto. Allora, cosa
dici?".
Winters valuta per l' ultima volta il tutto, poi annuisce:"D'
accordo, per noi non ci sarà alcun problema".
"Molto bene, appena avrai
predisposto il team di lavoro fammelo sapere".
"Conosco la persona adatta per
questo progetto" conclude Winters.
REvolution, ufficio personale di Tony Stark.
"Mr. Stark, c'è una persona che vorrebbe parlare con lei" annuncia Bambina
Arbogast.
"Ora ho qualche documento da completare, Mrs. Arbogast. Lo faccia
attendere qualche minuto".
"La persona in questione non è abituata ad
attendere, Mr. Stark".
Tony alza il volto verso di lei, sorridente:"Se c'è
una cosa che adoro di lei è il suo charme. Lo faccia entrare". E poco dopo entra
nella stanza Namor.
"Guarda chi si rivede" dice Tony, incupendo il suo volto
"Quanto tempo è passato dall' ultima volta?".
"Più o meno da quando abbiamo
affrontato la Squadra di Demolizione" risponde Namor "Ma sono certo che lo sai,
visto come ti ho maltrattato l' ultima volta, scacciandoti da Atlantide. So di
avere sbagliato, lo riconosco, non intendo dare la colpa ai miei scompensi
chimici o altro. È stato un mio errore e basta"*.
* V. Marvel Team-Up Vol. II nr. 11 (Inedita in Italia)
"Sto parlando col Namor che
conosco?" chiede sorpreso Tony Stark.
"Sì, un Namor che intende cambiare e
che per farlo ha bisogno del tuo aiuto. Oggi, come puoi vedere, sono qui in
abiti civili per questioni meno supereroistiche. Riguardano... la Oracle e la
Stark-Fujikawa!".
"Allora le notizie che circolano nell' ambiente
corrispondono al vero. Io le ritenevo una follia. Cosa mi vuoi chiedere al
riguardo?".
"Parlami di tuo cugino Morgan, non l' ho incontrato quando ho
ceduto l' azienda. È lui che la controlla adesso?".
"Non credo, mio cugino è
famoso per evitare le responsabilità. E la Oracle ha avuto una considerevole
produzione in questi mesi. Senza contare che, le ultime volte che l' ho visto,
pareva quasi non sapere cosa fosse la Oracle".
"Allora è quella donna, Rumiko
Fujikawa?" chiede Namor.
"No" taglia di netto Tony "Ascoltami, la società
attualmente è guidata da un certo Charles Dixon, sono certo che l' hai
incontrato. Ma non è un segreto nell' ambiente finanziario che lui sia solo un
paravento per qualcun altro. Solo che è la classica notizia che tutti sanno, ma
nessuno potrebbe confermare".
"Ma perchè tanta segretezza?".
"C'è un buon
motivo, questo è sicuro". In quel momento nella stanza entra Danny Rand e ne
approfitta per salutare Namor:"È vero che...".
"Sì" risponde subito il
reggente di Nuova Atlantide "Perdonami se te lo chiedo: ma la tua fusione con la
REvolution è stata un toccasana, vero?".
"Ti confesso di sì" risponde Danny
"La Stark-Fujikawa è una grande azienda, ma non saprei dire, c'è come qualcosa
che non mi torna".
"Un altro mio errore, a cui intendo rimediare" afferma
Namor.
"Namor" interviene Tony "Ti faccio i miei migliori e più sinceri auguri
per questa tua impresa. E se mai avessi bisogno d' aiuto sappi che... devi solo
chiamarmi. E stavolta fallo sul serio!".
"Lo farò, Tony, lo farò" conclude
Namor.
Aeroporto di Northampton.
I Difensori hanno raccolto i loro pochi bagagli, ma ora sono ad un punto
fermo. Strange ha fatto alcune indagini prima della partenza, ciò che non aveva
trovato sui testi di magia lo aveva scoperto su quelli dedicati alle leggende
popolari: ha scoperto che, durante la grande epidemia di peste di qualche secolo
prima, in Inghilterra circolava la voce di una fonte magica, capace di guarire
da questo terribile male. E numerosi testimoni avevano narrato delle loro
improvvise ed inspiegabili guarigioni. La Chiesa aveva effettuato delle
indagini, ma non era approdata a nulla. Ma ciò non ha tolto a quella fonte la
nomea di Grace River (perchè un fiume è poi cosa da scoprire, forse alcuni
secoli prima lo era davvero). Solo che... in nessun testo veniva menzionata la
sua esatta ubicazione, città a parte, ed ora il non-gruppo è indeciso su
dove...
"Quis custodiet ipsos custodies? Chi sorveglia i Guardiani?". Una
voce profonda, cavernosa, che pare provenire dal nulla. Ma che poi si rivela
davanti a degli stupefatti Difensori: una persona alta, brutta, con una barba
nera così lunga da far invidia a quella di Thor nei suoi periodi dal look
idiota. Tutto vestito di nero.
"Scusi, chi è lei?" chiede Strange. L' uomo si
avvicina a lui. Incredibile: dentro la sua barba Strange avverte qualcosa, è
come se vi fossero interi mondi in procinto di fuoriuscire!
"Sono stato
chiamato con diversi nomi" dice l' uomo "Voi nominatemi il Guru dei Comics. Ma
in realtà io sono la reincarnazione del mago Azaroth, vissuto nel
quattordicesimo secolo! E sento che voi siete delle... meraviglie, mentre lei"
afferma indicando il Dr. Strange "È un collega, non è vero?".
"Cavaliere"
dice Ringer "Cosa dicevi a proposito dei tipi schizzati?".
"Sì" risponde
incredulo il Dr. Strange, che inizia a riflettere. Possibile che costui... No,
non può essere, eppure, in qualche modo, sente che quest' uomo può aiutarli
"Sono un mago come lei. Forse può aiutarci: sa dove si trova una fonte chiamata
Grace River?". Non sa perchè gliel' abbia chiesto, ma in qualche maniera sa di
avere fatto la cosa giusta.
Il Guru dei Comics si ritrae:"Quale Killing Joke
è mai questo? Chi vi ha parlato di quell' abominio?".
"La prego, è molto
importante. È per una nostra amica".
Il Guru abbassa lo sguardo, come
immerso in profondi pensieri, poi dice:"D' accordo, ma sia chiaro che non voglio
problemi. Dunque vediamo...". E inizia a frugarsi in tasca "Dunque, questa è la
tessera della Lega degli Straordinari Gentiluomini, questo il numero di telefono
del mio amico italiano Tommaso Forte, ecco... Grace River! Un tempo era una meta
turistica molto visitata, ora è solo un luogo abbandonato. Posso portarvi io, se
volete".
"Non sembrava molto ansioso di farlo, prima" fa notare
Warbird.
"È vero, ma non riesco a resistere al desiderio di ammirare un mio
collega al lavoro. Chissà, magari un giorno potrei scriverne le
avventure".
"Che Agamotto me ne scampi!" pensa Strange, che poi dice:"Allora
partiamo?".
Stark-Fujikawa.
"Sono felice che abbia voluto incontrarmi, Mr. MacKenzie" afferma Morgan
Stark "Ho sentito che intende ritornare nel mondo degli affari e la cosa non può
che farmi piacere. Solo stia attento agli squali che vivono in questo ambiente,
pensi che qualche giorno fa sono stato preso in ostaggio da un certo Spacca
Atomi che...".
"Lo terrò presente" taglia corto Namor "Ma ora parliamo del
motivo per cui sono venuto: la Oracle".
Il volto di Morgan si fa subito
cupo:"Capisco, si accomodi".
Ma Namor vuole andare subito al dunque:"Non è
molto esperto dell' argomento, vero?".
"Non accetto certe insinuazioni da
nessuno" ribatte Morgan "Questa azienda è immensa ed ha molte ramificazioni, non
è affatto strano che alcuni affari vengano delegati a persone di nostra
fiducia".
"D' accordo, ma conosce almeno gli affari principali della Oracle?
Ha letto i suoi ultimi bilanci? Conosce il suo consiglio d' amministrazione?".
Il volto silenzioso di Morgan è la risposta:"So solo che il tutto è nelle
mani di un nostro valente collega, Dixon. È a lui che deve rivolgersi".
"L'
ho fatto e non ne ho ottenuto molto. Anzi, qualcuno ha tentato di uccidermi"
precisa Namor "Comunque la ringrazio, mi ha detto molto. Più di quanto lei
creda". Ed esce dall' ufficio, ben conscio che il suo obiettivo è alquanto
minato. Qualcuno in ombra osserva tutte le sue mosse e aspetta solo un suo passo
falso. Ma Namor intende deluderlo.
Intanto Morgan afferra il suo telefono:"Mi
passi la Oracle. Dixon, subito".
Northampton.
Il nebbioso paesaggio inglese diviene tutto ad un
tratto lugubre. Il sole inizia a tramontare, rimandando bagliori rosso sangue. E
in quel momento gli eroi giungono nel luogo del loro destino.
"Ecco" dice il
Guru dei Comics indicando un boschetto poco distante "Lì, a circa un chilometro
di cammino, andando sempre dritto, vi è la fonte nota come Grace River".
"E
lei? Si ferma qui?" chiede Strange.
"Sì, non ho alcuna intenzione di
seguirvi: a differenza di voi conosco le leggende che hanno alimentato questo
posto negli ultimi tempi e intendo stare alla larga da ogni possibile guaio. Vi
esorterei a desistere dai vostri intenti, ma so che sarebbe inutile. Posso
dunque solo augurarvi buona fortuna".
I Difensori ringraziano l' uomo barbuto
per il suo prezioso, anche se alquanto originale, aiuto e iniziano a dirigersi
verso il boschetto. Il Guru li osserva fino a che non scompaiono alla sua vista,
poi si maledice per la sua codardia.
I Difensori avanzano lungo il boschetto,
i cui rami paiono tendersi quasi a volerli intrappolare. La nebbia inizia a
divenire sempre più fitta, finché la visibilità viene ridotta a poco meno di
dieci metri. Poi, improvvisamente, il boschetto termina rivelando un sentiero
antiquato, ma in ogni caso non percorso da diverso tempo. Lì accanto vi è una
piccola fonte chiara e limpida, il Fiume della Grazia, Grace River.
Evidentemente un tempo era un corso d' acqua molto più ampio. Strange si
avvicina, la esamina, la assaggia: è semplice acqua di fonte. Ma Strange avverte
una strana sensazione nell' aria, che annuncia una tragedia incombente.
"E
una donna che voleva sottomettere l' intera umanità si nasconderebbe qui?" si
chiede Warbird.
"Non puoi negare che questo sia un posto insospettabile" fa
notare Dane Whitman, che poi si rivolge al Dr. Strange "C'è Darklady nelle
vicinanze, vero?".
Strange non può confermarlo:"Non credo. Certo, è stata lei
a consegnarmi il messaggio che ci ha portato qui, ma avrebbe potuto sfidarci
comunque, senza trascinarci dall' altra parte del mondo. No, sono sicuro che qui
si annida un altro male, ugualmente potente".
Il sentiero termina... in una
piccola casa. Simile a quella di cui si legge nelle fiabe, ma terribilmente
sinistra nell' aspetto: forse la strega di Hansel e Gretel si nascondeva qui un
tempo. Tutto attorno vi è un' aura di malvagità, che il Dr. Strange non può fare
a meno di avvertire, accasciandosi per il dolore alla testa:"Chiunque sia lì
dentro" dice "ha un grande potenziale". "Spero di essere in grado di
affrontarla" pensa poi. Le sue mani tremano in risposta.
"Forza" esclama ad
un tratto una voce proveniente dalla casa, femminile e terribilmente maligna
"Cosa aspettate ad entrare? Vi aspetto". I Difensori si guardano sconcertati.
"Non esitate, finché non varcherete la soglia non vi farò alcun male". E la
porta della casa si apre.
Con circospezione i Difensori avanzano. Quando
entrano una intensa illuminazione quasi li acceca: poi, una volta che gli occhi
si sono abituati, si ritrovano davanti ad una bellissima donna dai capelli
biondi.
"Benvenuti" afferma la donna "Sapevo che prima o poi mi avreste
trovato, anche se non credevo avreste fatto così presto. Seguo da molto tempo le
vostre imprese e sono certo che sarete valorosi avversari".
"Chi è lei?"
chiede Strange.
"Giusto, le presentazioni prima di tutto: mi chiamo Grace
Cross".
Strange rimane sconvolto:"Cross? Ma...".
"Sì, esatto" dice lei
"Sono la sorella maggiore di Genevieve, anzi, sarebbe meglio dire sorellastra.
Di certo non le sarà sfuggito, Dr. Strange, che io e Genevieve abbiamo un
diverso colore della pelle. Ebbene, questo è dovuto al fatto che mio padre in
vita sua contrasse due matrimoni: dal secondo nacque Genevieve, l' oggetto del
mio odio. A lei venivano riservate tutte le attenzioni, mentre io ero come
invisibile. E, quando si accorgevano di me, lo facevano per picchiarmi. Quando
venni a conoscenza del fatto che mia sorella si interessava alle doti occulte,
iniziai a farlo anch' io, scoprendo di avere un... talento naturale per esse.
Anche se fu quasi per caso che venni in contatto con una potente entità di nome
Dormammu col quale congegnai uno scambio promettente: lui si sarebbe occupato di
mia sorella, la cui potenza, duole dirlo, era superiore alla mia, mentre io gli
avrei fornito gli strumenti per una... chiamiamola ipnosi di massa. White fu la
nostra migliore pedina in questo piano, anche se commisi l' errore di rivelargli
l' ubicazione della mia dimora. Poi mi accorsi che Dormammu diventava sempre più
incontrollabile e capii ben presto che lui voleva conquistare tutto per sé,
senza lasciarmi nulla. Un altro che mi ha sfruttato e maltrattato: così me sono
andata, poco prima che lei, Strange, irrompesse nella nostra sede mandando all'
aria tutto. Confesso comunque di aver provato un brivido di piacere nel vedere
il caro Dormammu fulminato. Se lo meritava".
"Perché Dormammu scelse lei?"
chiede Strange.
"Perché sono un essere molto potente e solo grazie a me
poteva portare a compimento i suoi scopi di conquista: io creai l' amuleto, io
forgiai e diedi consistenza all' entità trina che i nostri sudditi veneravano
come dei. Tutto merito mio, ecco perchè".
"Dunque lei è... Darklady?" chiede
Ringer.
"Chi?" esclama Grace Cross "Mai adottato alias, li trovo orribili. E
comunque, capirete, non posso lasciarvi andar via di qui. Come si suol dire,
sapete troppo. E dunque...". È un gesto rapidissimo, di cui quasi i Difensori
non si accorgono: Grace Cross alza la sua mano sinistra e la stringe a pugno. E
in quel momento una bolla mistica si forma attorno a Ringer, Warbird e al
Cavaliere Nero e li imprigiona. Subito provano ad infrangerla o aprirsi un
varco, ma invano.
"Bene" annuncia Grace "Ora che si siamo levati di torno gli
scocciatori possiamo passare a noi, Dr. Strange. Dormammu parlava molto di lei,
sa? Era al centro dei suoi pensieri: e so che lei è una persona che può
interferire coi miei piani. Perché ho ormai assaggiato l' oscurità e l' ho
trovata deliziosa". Poi, senza aggiungere altro, Grace inizia i suoi primi
attacchi magici, difficilmente contrastati da Strange.
In quello stesso
momento, non visto da nessuno, il Guru dei Comics entra nella casa e, nell'
osservare lo spettacolo davanti a lui, rimane sconvolto e affascinato allo
stesso tempo: si era rimproverato per la sua codardia di prima e aveva deciso di
seguire quelle insolite persone. Forse se ne pentirà, ma non può lasciarli in
balia di una persona il cui solo volto incute la più grande paura. Per questo si
siede sul pavimento ed incrocia i piedi, cadendo in una profonda trance.
"Non c'è modo di uscire da questa bolla?" chiede Ringer.
"Pare proprio
di no" risponde il Cavaliere Nero "Per quanto la colpisca con la mia Spada non
accade nulla. Ma dobbiamo riuscirci in qualche modo, dobbiamo aiutare il Dr.
Strange".
"Forse una maniera c'è" annuncia Warbird "Quando Dormammu e
Darklady catturarono la Valchiria, riuscii a liberarla attingendo energia dalla
forza mistica che la teneva prigioniera.* Forse, se mi concentro abbastanza...".
* V. Difensori 3.
Intanto Grace Cross sta avendo facilmente la meglio sul Dr. Strange: il suo
malore alle mani e l' abilità della sua avversaria gli impediscono, infatti, di
attuare efficaci attacchi e contromosse.
"Non la credevo un nemico così
facile da sconfiggere, Dr. Strange. Confesso di essere molto delusa. Fino ad ora
mi sono trattenuta, ma ora userò la mia piena poten...".
Poi vi è un lampo
improvviso nella casa, che acceca i due contendenti per qualche istante. La
bolla mistica si è infranta e i Difensori si parano davanti a Grace Cross. Non
pare mettersi bene per la donna.
E le cose poi vanno ancor peggio per lei:
ad un tratto si sente un gemito. Proveniente dal Guru dei Comics. I suoi lamenti
diventano urla, finchè dalla sua testa fuoriescono fumi bianchi che assumono
forme... spettrali! Di tutte le persone la cui vita è stata rovinata da Grace
Cross. In testa Genevieve Cross e James White.
"Cos'è questo?" chiede una
ora atterrita Grace "Uno scherzo?".
"Purtroppo per te è la realtà, sorella"
afferma Genevieve "Quest' uomo, non so come, ci ha strappato al Limbo in cui
eravamo stati confinati. Lo ha fatto perchè noi potessimo mettere in atto la
nostra vendetta. Contro di te!".
"No, impossibile!" urla Grace "Siete
spettri, non avete consistenza fisica!".
"Ora capirai che ti sbagli". Ed un'
orda bianca si avventa su Grace Cross, che viene sommersa dall' odio che lei
stessa ha causato. Non una sillaba di dolore o rabbia esce dalla sua bocca, le
viene impedito. Poi tutto scompare, come non fosse mai esistito. Rimane solo una
debole voce, di Genevieve, un suo avvertimento:"Stia attento a Darklady, Dr.
Strange. È una persona che lei conos...". Infine il silenzio.
I Difensori
si guardano increduli, a chiedersi se per caso ciò non sia stata una
allucinazione. Poi il silenzio viene interrotto dal Guru dei Comics:"Non mi
sentivo così da quando ho intrapreso la mia causa legale per l' Uomo delle
Meravi... voglio dire l' Uomo dei Miracoli".
In un luogo imprecisato.
Grace Cross si è salvata a malapena dagli spettri del suo passato: come è
stato possibile? Come ha potuto un uomo insignificante fare una cosa del genere?
Appena avrà ripreso le forze si vendicherà di lui. Ma questo suo intento dovrà
essere rimandato: in quel momento davanti a lei compare Darklady:"Proprio la
persona che cercavo!" afferma la malvagia donna.
Grace non fa in tempo a
lanciare un attacco mistico che un incantesimo di Darklady la imprigiona in una
bolla mistica. Poi, con un altro rapido gesto delle mani, teleporta il tutto nel
suo covo.
Aeroporto di Northampton.
"Siamo in debito con lei, Guru" afferma il Cavaliere Nero.
"Non ci pensi"
ribatte lui "Anzi, mi avete dato una idea per la mia prossima storia a fumetti:
sarà un sicuro capolavoro. Spero tornerete a trovarmi, un giorno. Però non d'
inverno: in quella stagione ho l' abitudine di girare nudo per la mia proprietà
e, credetemi, non è un bello spettacolo".
"Non ne ho alcun dubbio" pensa
Warbird.
"Mi perdoni solo una cosa" dice Strange portando in disparte il
celebre scrittore "Ma come ha ottenuto questi poteri mistici? Chi è stato il suo
mentore?".
"Nessun mentore, questi poteri mi sono stati dati dalle fate in
persona, nel 1673. Di più non posso dirle". E di più Strange preferisce non
sapere.
Dopo essere tornato dai suoi compagni, Strange nota un pensieroso
Ringer:"Cosa ti accade, Anthony? Eri convinto che quella donna fosse Darklady?".
"Non è solo questo, dottore" risponde Ringer "Osservavo i prossimi voli in
partenza per gli Stati Uniti. Uno è diretto a Los Angeles, la mia città natale.
Ormai ho quasi recuperato i miei sentimenti e mi è sorto un attacco improvviso
di nostalgia".
Strange pensa al suo imminente intervento chirurgico. Poi
ricorda che un tempo aveva pensato male di Ringer e non ha mai avuto l'
occasione di ringraziarlo per il suo prezioso apporto.
"Allora ci andremo
subito" risponde il Mago Supremo.
"Dice sul serio?".
"Certo: forse
questo viaggio sarà la tappa finale nel riacquistare la tua perduta umanità.
Perché, come dice un celebre proverbio, nessun posto è come casa propria".
Appartamento di Namorita Prentiss.
"Come è andata la giornata?"
chiede la giovane atlantidea.
"Abbastanza fruttuosa, ma non troppo" risponde
Namor.
"Cosa hai in mente di fare ora?".
"Confesso di non saperlo, forse
un confronto più diretto con Dixon...".
"Sai già che non porterà a nulla"
ribatte Namorita "Tu non sei al passo coi tempi, consanguineo: il miglior modo
di affrontare un avversario è conoscerlo bene, dall' interno".
"Intendi un
assalto?".
"No, qualcosa di molto più sottile e meno spericolato...".
Capitolo Terzo
CITTÀ
DI ANGELI, CITTÀ DI API
Aeroporto di Los Angeles.
Casa: una strana parola per Anthony Davis, che in questi anni non ha praticamente avuto un luogo da poter definire tale. Qui ha vissuto gli anni più importanti della sua vita, prima che tutto cambiasse, in peggio. E ora che, grazie al suo amore per Brunhilde la Valchiria, sta recuperando i suoi sentimenti perduti, non può fare a meno di provare un brivido di soddisfazione. Che presto diverrà di paura!
A svariati chilometri da lì.
Un uomo osserva con sguardo quasi avido un' ape che prova ad uscire invano dal barattolo di vetro in cui è stata da poco rinchiusa. La forza di volontà di questi insetti è qualcosa di straordinario. Ed è anche la ragione di vita dell' insigne scienziato Klaus Rosemann: sin da quando si laureò in entomologia anni fa, iniziò a dedicare numerosi saggi a questi laboriosi insetti, spesso bistrattati dall' umanità, ignara dei benefici che da essi ricavano. Le idee di Rosemann per un certo tempo ebbero un numeroso seguito e gli fecero guadagnare alcuni importanti riconoscimenti scientifici. Poi, fedele al detto che ciò che diventa vecchio passa di moda, anche le teorie di Rosemann non vennero più notate da nessuno. Oggi, dopo numerosi fallimenti, è riuscito finalmente a trovare un finanziatore per il suo esperimento più ardito. Ma per cui l' umanità lo ricorderà in eterno. Lo scienziato si gira e si ritrova di fronte ad una strana macchina, piena di congegni e altoparlanti. Oggi Rosemann vuole diventare un novello Pavlov: ha progettato un' invenzione che gli consentirà di comprendere il linguaggio delle api. E di poter interagire con esse. È l' invenzione che cambierà la sua vita. Letteralmente.
Long Island. Appartamento di Namorita Prentiss.
Un ragazzo basso e tarchiato, il cui
abbigliamento certo non è stato ideato da un grande stilista, si aggira curioso
per le stanze di questo appartamento, quasi come se in esso vi fossero dei
passaggi segreti. Poi arriva di fronte all' oggetto del suo desiderio: un
computer.
"È tutto ciò di cui hai bisogno, Carlton?" chiede Namorita.
"S…
Sì" risponde il ragazzo "Al resto penseranno i mezzi che ho portato qui con me.
Comunque come stai, Nita? Non ti vedo dai tempi di quella avventura
spazio-temporale"*.
L' atlantidea distoglie un attimo lo sguardo, per
ricordare quell' evento:"Non c'è male, Carlton. O preferisci essere chiamato
Hindsight?"**.
* V. New Warriors: War in Time.
** Ricordate l' esperto di informatica dei New Warriors?
"Oh, non fa molta differenza. Ma spiegami in dettaglio
cosa devo fare".
"Poca roba" si intromette Namor "Spionaggio aziendale. Un
reato penale". Poi osserva Nita:"Continuo a ritenere che sia una pessima
idea".
"Non hai ottenuto molto finora, mi pare" ribatte la sua parente
"Questo è il metodo più rapido, e più sicuro grazie a Carlton, per ottenere le
informazioni che desideri sulla Oracle. Grazie a lui entreremo nei database
dell' azienda e scopriremo chi è davvero che la comanda: perché oggi ciò che la
gente vuole tenere segreto lo affida ad un file iperprotetto del proprio
computer. Certo, commettiamo un reato, ma non credo che chi è oggi a capo della
Oracle sia uno stinco di santo".
Namor annuisce:"Va bene, cominciamo. Ma se
vi è solo il rischio di essere scoperti ci ritireremo subito. A proposito, e per
quella chiamata da parte di Nathaniel Richards cosa intendi fare?"*.
"Vedrò
cosa vuole dopo la conclusione di questa vicenda" risponde Nita "E tu? Ti sei
ripreso dopo quella tremenda notizia su Cap?"**.
"Non ci si riprende mai
dalla perdita di un caro amico" risponde Namor, che poi fa un cenno d' assenso a
Hindsight.
"Allora, visto che me lo consentite, si parte" dice Carlton.
* V. Fantastic Force 1
** V. Capitan
America & USAgent 2002
Los Angeles.
"Da dove vuoi iniziare il tuo viaggio nel passato, Anthony?"
chiede Carol.
"Proprio da qui" dice Ringer indicando una struttura
ospedaliera "Qui è dove sono nato, dove tutto ha avuto inizio. I miei genitori
erano molto poveri, ma mia madre, nonostante le proteste di mio padre, decise di
non abortire. Ciò mi fece guadagnare l' eterno risentimento da parte di mio
padre e, quando mia madre morì per un tumore quando avevo cinque anni, lui elevò
un muro tra di noi: dentro di lui mi riteneva colpevole di tutte le disgrazie
che gli erano accadute. Se non fossi mai nato, pensava, sarebbe stato ancora un
uomo felice. Il risultato è che dopo due anni mi abbandonò, solo a casa. Da lì
all' orfanotrofio il passo fu breve".
Anthony Davis continua a camminare,
seguito a ruota dai suoi compagni. Strange non può far a meno di pensare a suo
padre: per lui contava solo il profitto nella vita. Questa presunta morale guidò
Strange nei suoi anni di chirurgia, fino all' incidente che cambiò la sua vita.
Un tempo Stephen odiava suo padre, ora dentro di sé lo ha
perdonato.
"Ovviamente la vita all' istituto non fu idilliaca" continua
Ringer "Intendiamoci, non venivo picchiato o roba del genere. Solo che, come
tutti gli altri, ero un bambino diverso. Non avevo una vera e propria famiglia.
Non avevo qualcuno che mi amasse. Fu allora che la mia rabbia nacque e si
alimentò. Poi diventai maggiorenne, uscii dall' orfanotrofio ed incontrai
Leila".
Nessuno osa fermare il fiume dei ricordi di Anthony Davis: dentro di
sé sta accettando il suo passato. Sta accettando i suoi errori. E anche i suoi
pregi. Sta venendo a patti con la sua coscienza.
Laboratorio del Dr. Rosemann.
"È tutto pronto, Marie?" chiede il celebre scienziato,
osservando la sua equipe di lavoro. Quella donna gli provoca strane sensazioni:
sente di provare una sorta di affinità per lei, ma non ha mai provato seriamente
a vedere se essa è ricambiata. Tra i due c'è stata solo qualche cena frugale e
poche passeggiate al parco e oggi usano ancora il 'lei' nelle loro
conversazioni. L' amore che Rosemann non ha trovato negli uomini lo ha scoperto
con le api.
"Stiamo dando gli ultimi ritocchi, dottore" risponde la sua più
stretta collaboratrice "Per lei è un grande momento, vero?".
"È l' obiettivo
di una vita che viene finalmente raggiunto. Anni di intenso lavoro vengono
finalmente premiati. Mi sembra quasi ieri che ho iniziato a progettare questa
invenzione e invece… Ad ispirarmi sono stati gli studi di un altro celebre
scienziato, Fritz Von Meyer, che purtroppo mise il suo genio al servizio dell'
uomo sbagliato. Ma ciò non toglie che molte sue idee fossero straordinarie,
addirittura precorrevano forse i tempi. Però ora basta percorrere il sentiero
dei ricordi, diamo il via all' esperimento".
Marie annuisce e rivolge alcuni
cenni ai suoi assistenti. Questi annuiscono a loro volta e, dopo alcuni secondi,
accendono la macchina. In quel momento degli strani suoni iniziano a propagarsi
per la sala, simili ad un ronzio intenso e continuo, suoni a malapena udibili
dall' orecchio umano, ma che a detta di Klaus Rosemann le api saranno in grado
di capire ed interpretare. L' attesa non dura a lungo: dopo qualche minuto altri
ronzii si uniscono a quel suono. Finché diviene un solo unico rumore, un solo
unico ronzio quasi armonioso. E centinaia, migliaia di api, iniziano a
circondare l' edificio dove è situato il laboratorio.
Appartamento di Namorita Prentiss.
"Tutto bene, Carlton?" chiede Nita.
"Finora è andato tutto liscio"
dice il ragazzo "Ma non ho trovato nulla di eclatante. Vero è che non ho ancora
iniziato ad indagare a fondo. Oppure nascondono i loro segreti molti bene…
Aspetta, questo file mi era sfuggito. Vediamo se… ah, è protetto! Una bella
sfida per me, ci vorrà un po' di tempo per interpretarlo, ma credo sia proprio
quello che cerchiamo. Strano, però, appare come un semplice file di sistema, mi
domando perché abbiano voluto metterci una tale protezione".
Ma, purtroppo
per lui, Carlton LaFroyge e gli altri stanno per avere la risposta a questa
domanda, una risposta che si annida nella base dell' Impero Segreto. E per la
precisione in Numero Uno.
"Ma cosa…" esclama il leader dell' organizzazione
"Due!" urla. Il suo secondo in comando è lì presente e non può trattenere un
brivido di paura: non l' ha mai visto così. Sembra quasi che… abbia paura anche
lui!
"Cosa accade?" chiede Due.
"Non so come, ma qualcuno mi ha scoperto"
rivela Numero Uno "Ha scoperto che sono presente all' interno dei computer della
Oracle. Dobbiamo… Aspetta, non sono stati dei dipendenti della Oracle, ma degli
esterni! Meglio per noi e peggio per loro: li faremo pentire di questa scoperta.
Chiama la Squadra Volante e il Porcospino: fra poco rintraccerò il luogo preciso
in cui questi sprovveduti stanno operando ed allora dovranno sparire dalla
faccia della Terra!". Tutto il piano che ha attentamente progettato che rischia
di svanire per colpa di qualche folle hacker: non può permetterlo. In questo
caso Numero Uno ha lasciato che la rabbia ottenebrasse la sua logica. Potrebbe
costargli caro.
Los Angeles.
Dopo aver preso un taxi i Difensori si sono recati in un
quartiere della periferia della grande città. Poco lontano da lì vi sono le zone
degradate di questa metropoli, zone che Anthony Davis conosce molto bene. Non è
un luogo sicuro questo, ma agli eroi non importa affatto.
Anthony osserva una
zona priva di case dove alcune ruspe sono ferme, i cantieri in questo momento
sono privi di vita a causa di una pausa pranzo:"Lì sorgeva un tempo la mia casa"
rivela Ringer "Come spesso si dice era piccola, ma era quanto di meglio un uomo
potesse desiderare. Per la prima volta ero io a prendere decisioni per me stesso
e non altri. Trovai lavoro presso una industria, dove lavoravo ad una catena di
montaggio. Poco lontano da lì, nel reparto amministrativo, vi era una bellissima
donna: Leila Spencer. La incontravo sempre nella metropolitana mentre mi recavo
al lavoro: l' amicizia nacque subito, l' amore non dovette attendere troppo. Per
la prima volta in vita mia iniziavo a capire cosa volesse dire essere felici, ma
il destino evidentemente aveva in serbo altri piani. L' azienda andò in
amministrazione controllata e vi fu una riduzione del personale: io e Leila
eravamo tra le persone di cui l' industria non intendeva più servirsi. Un nostro
amico, però, ci informò di un' altra grossa industria che stava assumendo molto
personale: l' unico problema è che era a New York, dall' altra parte della
costa. Significava abbandonare la vita che fino ad ora avevo condotto,
abbandonare un mondo che conoscevo a menadito per tuffarmi in uno che non
conoscevo affatto. Sarà stata la disperazione o più probabilmente il fatto che
Leila era molto decisa a recarsi nella Grande Mela, fatto sta che alla fine anch' io mi
trasferii. Lì ci sposammo, ma anche qui il destino fu alquanto ironico: Leila
trovò facilmente lavoro, mentre io invece venivo sballottato da un' industria
all' altra, passando da un lavoro temporaneo all' altro. E la mia frustrazione,
unita alla mia rabbia, aumentò sempre più. Finché lessi un articolo di giornale
su un certo Kyle Richmond, ricco sfondato per merito di suo padre. Mi convinsi
follemente che tutto ciò non era giusto: solo perché a me era stato negato l'
amore dei miei genitori dovevo soffrire la fame e gli insulti? E allora decisi
di prendermi una rivincita sulla vita, a modo mio: grazie alle conoscenze
acquisite in quegli anni di lavoro ideai la prima armatura di Ringer e tentai di
rubare la cassaforte di Kyle Richmond. Col senno di poi posso dire che è stato
un grande errore, considerato soprattutto che lui era Nottolone".
Poi cala il
silenzio per qualche secondo sui presenti, finché Anthony riprende a
parlare:"Che dite? Me lo sono proprio meritato il mio destino, non vi
pare?".
"Non credo" ribatte Strange "Hai solo incanalato il tuo odio verso la
persona sbagliata e da lì non hai trovato in te la forza di fermare tutto ciò.
Ma per i peccati di cui ti sei macchiato in vita non meritavi certo di essere
ucciso da un folle. Inoltre dimentichi una cosa: nel bene e nel male hai avuto
una seconda possibilità e, fidati, la stai utilizzando al meglio. Ormai gli
errori del tuo passato sono alle spalle, Nottolone ti ha perdonato per il tuo
tentativo di furto, ha addirittura lavorato fianco a fianco con te. Ora ciò che
stai facendo lo fai per amore, lo fai per il sentimento più nobile che esista a
questo mondo. E ciò ti rende un uomo diverso, un uomo migliore. Non tutti ci
sono riusciti. Non è cosa da poco".
Ringer non trova né le parole né il tempo
per ringraziare il Mago Supremo. Perché improvvisamente un rumore intenso inizia
a diffondersi nell' aria, un rumore che acquista ben presto consistenza. Il
rumore di un unico, infinito ronzio. E migliaia di api sono il suo coro.
Laboratorio del Dr. Rosemann. Qualche minuto prima.
"Dottore" esclama una atterrita Marie "Cosa
vuol dire tutto ciò?". Le api premono sui vetri dell' edificio, paiono quasi
volerlo sfondare.
"Un interessante fuori programma a quanto pare" risponde
Klaus Rosemann "Mentirei se dicessi che non l' avevo previsto. Mi dica, Marie,
non trova il tutto affascinante?".
"Affatto, dottore. Lo trovo spaventoso:
non so perché, ma sento che quelle api vogliono farci del male".
"La sua
mente ha confini davvero limitati se pensa questo: le api sono quanto di meglio
la natura ed il mondo animale ci offrano. Sono esseri incompresi, ma per fortuna
al mondo esiste gente come me".
Alla fine gli sforzi degli insetti hanno
pieno successo: i vetri vengono infranti e migliaia di api iniziano a
volteggiare per la stanza, mentre le urla di Marie e degli assistenti si
confondono con il ronzio degli insetti. Rosemann osserva il tutto, estasiato. Il
terrore impedisce alle persone presenti quello che sarebbe il gesto più
semplice: aprire la porta e fuggire. Ma servirebbe a qualcosa? Oggi hanno forse
dato vita a qualcosa per cui avranno molto di cui pentirsi in futuro.
Il terrore
diviene poi stupore quando Marie e gli altri si accorgono finalmente che… le api
non li pungono! Volteggiano intorno a loro, ma non paiono in alcun modo
interessati a far loro del male, anzi, sembrano voler dimostrare di essere
pacifici. Di voler… colloquiare! Ed anche questo desiderio viene subito
accontentato: dallo sciame si staccano ad un tratto circa quattrocento api, che
vanno a prendere una precisa consistenza umanoide. C'è tutto: mani, bocca,
piedi, manca solo la parola. Ma anche questa arriva.
"Io/Noi siamo Swarm"
afferma lo sciame.
Appartamento di Namorita Prentiss.
"Devo dire che quelli della Oracle sono stati molto furbi"
ammette Hindsight "Un normale controllo del sistema non creerebbe alcun sospetto
su quel file, verrebbe scambiato come tanti altri per un file normale. Eppure…
qui c'è tutto!". Purtroppo Carlton non sa che quel file è in realtà stato
impiantato da Numero Uno, per poter monitorare tutte le transazioni, passate e
presenti, della azienda. Informazioni che è riuscito ad ottenere solo spulciando
negli archivi più segreti di altre aziende, dove si riteneva che i dati fossero
al sicuro. Ma la Guerra dei Mondi ha facilitato questa sua fatica: mentre il
mondo era in preda al caos è riuscito a penetrare nei sistemi informatici delle
aziende più esclusive e a ricavarne in poco tempo informazioni che sarebbe
riuscito ad ottenere solo con pazienza e molto tempo. Ma, come si suol dire, non
tutto il male vien per nuocere. Tuttavia questo Hindsight non lo sa e tale ignoranza
potrebbe costargli cara.
"A quanto pare la Oracle è stata acquistata dalla
Stark Fujikawa, che l' ha affidata ad un prestanome: Charles Dixon. In realtà
dietro di lui vi è un certo John Gamelin, è lui che sta dietro a tutta la
vicenda". Questo nome ricorda poco a Namor, ancor meno a Namorita.
"Sei stato
straordinario, Carlton" dice Nita "Ora sappiamo davvero
chi…".
Improvvisamente la porta del suo appartamento viene abbattuta e la
vetrata dell' attico infranta. E i tre si ritrovano circondati dall' Averla
Assassina, Ranier dei Vulturiani e Blackie Drago, ovvero la Squadra Volante.
Davanti alla porta, invece, una vecchia e contemporaneamente nuova conoscenza:
il Porcospino.
"Avete scoperto anche troppo" afferma quest' ultimo "E ci
penseremo noi a farvi scordare ogni cosa, per sempre!".
Los Angeles, laboratorio del Dr. Rosemann.
"Un tempo Io/Noi eravamo come voi" continua
Swarm, sotto lo sguardo stupito di Marie e quello in estasi di Rosemann: l'
unione tra uomo e ape, sublime fusione "Eravamo un essere umano, un ricercatore,
un entomologo, che trovò un alveare ripieno di api mutate intelligenti. E
assassine. Cercai di controllarle, ma loro per tutta risposta mi attaccarono, mi
uccisero, mi divorarono, assorbendo la mia coscienza nella loro mente. Fu allora
che io, Fritz von Meyer, divenni parte di Loro, divenni Swarm".
"Fritz von
Meyer!" pensa Rosemann "Proprio lui? Ecco dunque quale fu la sua fine. Una
intera vita dedicata alle api e questo è stato il suo premio finale: non poteva
desiderare di meglio".
"Io/Noi comprendemmo subito che le api erano destinate
a soppiantare l' uomo nella scala evolutiva, divenendo la nuova razza dominante
del pianeta. Ma i miei/nostri piani per accelerare questo processo furono sempre
sventati dai campioni della vostra razza. Finché un Ragno Umano non recise il
legame che esisteva tra me e questi straordinari insetti"*.
* V. Uomo Ragno 222
Swarm pare perdere per un attimo la sua consistenza fisica, poi
la riacquista:"La mia coscienza vagò a lungo per territori ignoti, finchè la
vostra macchina non ha ristabilito quest' antico legame. Purtroppo è ormai
troppo tardi: per lungo tempo sono stato separato dal mio corpo ed ormai la mia
presa su di esso sta per terminare. Ma Io/Noi non vogliamo che l' umanità l'
abbia vinta. Abbiamo capito che qui tra voi vi è uno spirito affine, una persona
per cui le api rappresentano il centro della sua vita. A quella persona noi
chiediamo se vuole divenire la nuova coscienza di Swarm".
Klaus Rosemann
quasi non crede a ciò che ha appena udito: è di lui che sta parlando? Sì, deve
essere così, darebbe qualsiasi cosa per essere al posto di Swarm ora. Per essere
Swarm. Allora si fa avanti:"Sono io la persona che cerchi".
Swarm perde
nuovamente la sua consistenza fisica, riacquistandola stavolta con più
difficoltà:"Non c'è tempo, purtroppo, per i ringraziamenti e gli addii" afferma
"Io/Noi possiamo solo augurarti buona fortuna". Il corpo che un tempo era lo
sciame vivente svanisce in pochi secondi e le api che un tempo lo componevano si
fermano davanti a Klaus Rosemann.
"Non lo faccia... Non farlo, Klaus!" lo
implora Marie. Di nuovo si è rivolta a lui in tono confidenziale, nella speranza
di non fargli compiere questa follia.
Rosemann osserva il suo volto: è la
cosa più bella che esista a questo mondo, dopo le api ovviamente:"Avrai un posto
di rilievo nel nuovo ordine evolutivo, Marie" afferma Klaus. Poi tende le mani,
come un padre affettuoso. E le api si dirigono verso il loro nuovo genitore.
A molti chilometri da lì. Alcuni minuti dopo.
Una vista incredibile si para davanti ad un aereo di linea che
stava per atterrare: una coltre dorata che ricopre l' intera città di Los
Angeles. Centinaia di migliaia di api sono accorse qui, nel luogo da cui faranno
partire un processo che soppianterà l' umanità come razza dominante del pianeta.
Al loro comando il nuovo Swarm, Klaus Rosemann.
"Io/Noi sentiamo qualcosa
dentro di noi" afferma lo sciame vivente "Sentiamo che il precedente Swarm fu
già qui un tempo. Allora Io/Noi porteremo a termine ciò che lui ha iniziato,
muteremo l' ape regina affinché essa possa riprodursi in massa. Per far sì che
un intero, unico sciame circondi e domini l' intero pianeta. Questo è ciò che
siamo! Una cosa sola. Non come l' umanità, diverse entità che non riescono mai a
trovare alcun punto di contatto!".
I Difensori osservano il terribile
spettacolo di cui saranno inevitabilmente protagonisti tra poco. Non sanno chi o
cosa stanno per affrontare, ma la cosa più drammatica è che non sanno cosa fare.
Da qualche parte.
Grace Cross riapre gli occhi: per qualche secondo vi è solo l'
oscurità, poi un lampo accecante la costringe a volgere lo sguardo altrove. E
solo allora scopre di non potersi muovere: delle catene mistiche le tengono
ferme le mani e i piedi e, per quanto cerchi di reagire, non riesce a muoversi
di un millimetro.
"Devi perdonare il mio caldo benvenuto" afferma una voce
proveniente dal lampo "Voglio solo assicurarmi che tu non mi tiri brutti
scherzi. Devo dire che le tue capacità magiche mi hanno davvero favorevolmente
sorpreso".
"Chi sei?" chiede Grace.
"Una che ha obiettivi molto simili ai
tuoi. E che ha il potere per metterli in atto" afferma Darklady, facendosi
avanti.
"Ti riconosco! Sei quella che ha approfittato del mio stato di
debolezza per catturarmi! Come posso fidarmi di un essere come te?".
"Forse
perché entrambe abbiamo conosciuto Dormammu, colui che ci ha resi ciò che siamo
oggi. Forse perchè entrambe coltiviamo il suo stesso scopo, ma a differenza di
lui abbiamo i mezzi per metterlo in atto. Forse perché amiamo il potere che
deriva dal nostro stato. Forse perché siamo consapevole di essere esseri
superiori, che sanno che è solo questione di tempo prima che l' Oscurità cali
sul pianeta".
Grace rimane affascinata dalle parole e dal tono di voce, tetro
ma mellifluo al tempo stesso, di Darklady:"Non nego che quello che dici mi
interessa. E molto. Ma io che posto avrei in questo nuovo ordine oscuro che vuoi
stabilire sulla Terra?".
"Tu sei fondamentale, Grace Cross, per gettare una
cappa d' ombra eterna sul pianeta. Sarai al mio fianco in questa impresa e
finalmente avrai ottenuto la tua vera vittoria su tua sorella, Strange e l'
intera umanità".
"Se mi liberi ne possiamo parlare…" dice Grace.
Capitolo Quarto
L' APE È
LA MIGLIORE AMICA DELL' APE!
Da qualche parte.
"Ed ora spiegami tutto per bene" dice Grace Cross "E vedi di
rendere la cosa interessante".
"Se non fossi così utile al mio piano ti farei
ingoiare queste parole sprezzanti" ribatte Darklady "In ogni caso: hai mai
sentito parlare del Cinque e Due?".
"Balle: favole della buonanotte che si
raccontano agli Harry Potter che ancora non si sono staccati dal seno materno.
Una leggenda secondo cui dall' unione di questi due numeri, simboleggianti
antichi simboli di potere, calerà l' Oscurità sulla Terra".
"E se ti
dicessi…" Darklady fa una pausa studiata "Che invece questa leggenda potrebbe
non essere più tale?".
Grace lancia uno sguardo interessato:"Ti inviterei a
narrarmi tutto per filo e per segno".
Dietro la maschera Darklady
sorride:"Sapevo che avresti detto così. Vedi, noi abbiamo avuto lo stesso
mentore ed entrambe l' abbiamo rinnegato. Ma Dormammu mi ha messo a conoscenza
di questa leggenda e mi ha detto dove cercare preziose notizie".
"Se anche
lui ne era a conoscenza come mai non ha mai fatto nulla per ricercare quegli
oggetti?".
"Perché riteneva l' impresa troppo pericolosa. Ci credi? Dormammu
che ha paura. Comunque è vero che qualche rischio dietro il Cinque e Due
esiste".
"Mi vuoi dire allora cosa diavolo è?".
Darklady estrae dall'
oscurità un antico tomo, scritto in gaelico. Le sue mani scorrono le parole, a
lei non servono gli occhi:'Cinque sono le Pietre, Due sono le Cappe, l' Oscurità
attende Colui che saprà radunarle'. Cosa ne dici?".
"Che chi ha scritto
quella formula non è un decisamente un grande poeta".
"Vuoi piantarla di dire
idiozie? Questa formula spiega chiaramente quali sono gli oggetti da cercare,
oggetti mistici che qualunque mago principiante conosce".
"Aspetta" il tono
di Grace si fa improvvisamente serio "Cinque Pietre, due Cappe… Non starà
parlando delle Cappe delle Ombre e dei frammenti della Riunione dei
Cinque?".
"Lo sapevo che eri una ragazza intelligente" afferma Darklady.
Los Angeles.
Un manto dorato circonda la città: un immenso sciame di api che
intende da qui estendere il suo dominio su tutto il resto del pianeta, a
dimostrazione che certi grandi obiettivi non passano mai di moda. Uno sciame
composto da migliaia di api, ma guidato da un' unica mente, quella di Swarm. Un
tempo era il professor Klaus Rosemann, ma ora ha abbandonato le sue vestigia umane
per assurgere ad uno stato che a suo dire è vicino alla divinità. Osserva il
paesaggio attorno a lui e ne rimane estasiato: accanto a lui vi è l' ape regina,
pronta a mutare e ad espandere la sua progenie lungo tutto il mondo.
"Io/Noi"
afferma Swarm "Ti proteggeremo fino alla fine, mia regina. Perché è da te che
giungerà il cambiamento".
A breve distanza da questo spettacolo vi è il
non-gruppo dei Difensori, ora decisamente con i ranghi ridotti. Da quando più di
venti eroi si riunirono per fronteggiare Dormammu ed il suo Omegatron, adesso
solo quattro persone possono evitare il caos: Dr. Strange, Cavaliere Nero,
Warbird e Ringer.
"Qualcuno ha idea di chi o cosa possa essere stato a
causare tutto ciò?" chiede Carol Danvers, alzando la sua voce per sovrastare l'
assordante ronzio che li circonda.
"C'è una sola persona che controlla le
api" dichiara Dane Whitman "Ed è Swarm, a quanto pare ha deciso di tornare alla
sua… città d' origine".
Strange ascolta a malapena queste parole: le sue mani
gli procurano sempre più dolore, non avrebbe dovuto imbarcarsi in questa
trasferta, la lotta con Grace Cross l' ha debilitato più del previsto.
"Una
cosa è certa" dice Ringer "Con voi non corro mai il rischio di
annoiarmi".
"Scusatemi" una voce femminile, sensuale, proveniente da una donna
poco più che trentenne "Dal vostro sgargiante abbigliamento ho dedotto che siete
dei supereroi, ultimamente questa città ne ospita sempre più. Mi chiamo Marie
Pulaski e so chi c'è dietro a tutto ciò".
"Ci serve tutto l' aiuto possibile,
signora" dice il Cavaliere Nero. Si accorge che, di fronte all' incertezza di
Strange, ha indossato il manto di leader quasi senza pensarci. E scopre che non
gli pesa troppo. "Ci dica".
"Il responsabile" spiega Marie "Si chiama Klaus,
Klaus Rosemann. Stava conducendo un esperimento sulle capacità di comunicazione
degli insetti quando questo essere composto di api, Swarm dichiarava di
chiamarsi, è penetrato nel nostro laboratorio e lo ha convinto a prendere il suo
posto. È stato terribile, le api lo hanno divorato pezzo per pezzo. Quell'
essere lo ha imbrogliato, costringendolo a divenire ciò che non voleva essere.
Eppure sono convinta che dentro di lui sia rimasta un po' di
umanità".
"Dunque lei suggerisce di far leva su di essa per costringere Swa…
Rosemann a tornare normale, se questo è possibile? Alquanto esile come speranza"
commenta Ringer.
"Abbiamo scelta?" ribatte Marie.
"Ma dove può
essere?".
"Se è la sua mente a guidare lo sciame, allora si è recato in un
luogo a lui caro: presso il ristorante Vivas, dove… c'è stato il nostro primo
appuntamento. Tra me e lui c'era qualcosa, che non voglio vada perduto. E
scommetto che neanche lui lo vuole".
"Un po' debole come
indizio".
"Abbiamo scelta?".
"Lei sa come convincere una persona, signora"
conclude Ringer.
E mentre il non-gruppo si reca presso il luogo indicato da
Marie Pulaski, con Strange che tiene continuamente la testa china, Dane non può
fare a meno di notare una cosa:"Ironico, non trovi,
Warbird?".
"Cosa?".
"Che un fedele al Terzo Reich abbia chiesto aiuto ad
un ebreo pur di continuare la sua opera di conquista. Gli ideali folli
ottenebrano la nostra mente e la nostra coscienza, sempre".
Da qualche parte.
"Vuoi creare l' Inferno sulla Terra" afferma Grace Cross
"Inutile che ti dica che non è un obiettivo così originale".
"Sono a
conoscenza che un evento del genere è già accaduto tempo fa" dice Darklady "E
infatti colui che vi diede corso mi tornerà molto utile, presto".
"Ma io a
che ti servo?".
"Ci sono in gioco forze inimmaginabili, difficili da
controllare anche per un essere potente come me. Dunque ho bisogno di un aiuto,
di un' altra potente maga che sappia gestire insieme a me queste forze. E sei
tu, Grace Cross, dal momento che non hai ancora pienamente espresso il tuo potenziale".
"D'
accordo, ma perchè farlo?".
"Perché questo mondo sta già precipitando nell'
Oscurità!" afferma Darklady "Osserva questi articoli di giornale: una strage
nella Piazza Rossa per chissà quali futili motivi, un sommergibile esploso con
al suo interno decine di persone, la Guerra dei Mondi... E non è tutto: per ben
due volte in poco tempo ho avvertito grandi emanazioni di energia mistica e
cosmica, come se la realtà stessa stesse per collassare*. Noi non dobbiamo fare
altro che dare la spinta decisiva".
* Si sta riferendo alla Teomachia e a Il Cielo Infranto
"E pensi che ti seguirò in questa… impresa?".
"Sei libera di
scegliere" propone Darklady "Tornare alla tua idilliaca, e noiosa, villeggiatura
inglese. Oppure avere il mondo nelle tue mani e condurlo dove più ti
aggrada".
Grace sorride:"Quest' ultima prospettiva mi stuzzica
molto".
"Molto bene" afferma Darklady allargando il suo mantello "Ora ti devo
lasciare: troppo a lungo ho rinviato la mia ricerca ed è giunto il momento che
essa inizi. Qui avrai cibo a sufficienza per rifocillarti e potrai esercitarti
nelle arti magiche".
"Quando tornerai?".
"Al più presto".
"Potrei non
essere più qui al tuo ritorno".
"Sono certa che ciò non accadrà" dichiara
Darklady scomparendo.
Grace rimane immobile per qualche secondo, poi
pensa:"Sei folle, donna. Ma la tua pazzia potrà risultarmi utile: lascerò che tu
accumuli il potere che brami, poi al momento giusto… te lo sottrarrò!".
Appartamento di Namorita Prentiss.
"Ci penseremo noi a farvi scordare ogni cosa per sempre"
afferma il nuovo Porcospino.
"A quanto pare ci sono in gioco molto più che
semplici interessi economici" pensa Namor "Ma per scoprirli dovrò prima
sconfiggere questi buffoni".
Un raggio preciso dell' Averla Assassina manda
in frantumi il computer su cui stava lavorando Carlton LaFroyge. Solo la
prontezza di riflessi di Namorita gli evita un tragico destino:"Mettiti al
riparo, amico mio. Ci pensiamo io e mio cugino ora".
Hindsight indietreggia,
fino ad una porta. Ad un tratto questa inizia a vibrare, come se qualcuno
volesse sfondarla. Carlton si ritrae, la porta si spalanca e… davanti a lui
appare un mostro alato! Prima di urlare la mente analitica di Carlton riconosce
la specie: un grifone. Poi nota che l' essere pare proprio non avercela con lui,
ma guarda avanti, verso la battaglia che è appena iniziata. Sembra conoscere gli
assalitori di Namor e Namorita e, con un ruggito, parte all' attacco, sorvolando
Carlton che, velocissimo, entra nella stanza dove era rintanato Griffin e chiude
la porta.
Namor viene attorniato dal Porcospino e da Ranier dei Vulturiani.
Tentano di colpirlo con delle lame e delle spine appuntite, certamente
avvelenate. Namor pensa di avvantaggiarsi della situazione: aspetta il momento
giusto, si piazza davanti all' essere alato poi, quando il Porcospino lancia uno
dei suoi letali aculei, si sposta all' ultimo momento, facendo sì che l' aculeo
si pianti nella spalla sinistra di Ranier, non coperta dalla sua armatura.
Urlando di dolore il Vulturiano si allontana dalla scena, ma dopo qualche metro
inizia a cadere verso il suolo, essendo l' appartamento di Namorita all' ultimo
piano di un grattacielo.
Nita si ritrova ad affrontare Blackie Drago,
scoprendo che, a dispetto della sua stazza fisica, non è affatto
facile sconfiggerlo. Quelle sue ali le impediscono di avvicinarsi e portano il
combattimento nello spazio aperto. Sembra quasi una immagine da Apocalisse: due
esseri dall' aspetto di angeli che lottano per il predominio. Ad un tratto
Drago, approfittando di una mossa errata di Namorita, la colpisce di striscio al
petto con una sua ala. L' atlantidea incassa il colpo, ma velocissima nota che
si è aperto un varco nella posizione difensiva dell' Avvoltoio. E ne approfitta:
entra in quel ristretto varco e colpisce Drago in pieno petto. Ci mette tutta la
sua forza in quel pugno, ma basta appena a scalfire l' armatura del suo nemico.
Nonostante ciò Drago incassa il colpo e, boccheggiando, arretra. Namorita non
perde tempo e, con la mano sana, colpisce Drago in pieno volto. Sangue inizia ad
uscire dal suo naso e, un secondo dopo, un altro potente calcio lo manda contro
un muro, facendogli perdere i sensi. Namorita ha vinto: ha lesioni ad una mano e
ad un piede, ma ha vinto.
L' Averla Assassina, vedendola in difficoltà, pensa
subito di colpirla. Ma qualcuno gli impedisce di farlo: Griffin! Si piazza
davanti a Simon Maddicks, tentando di colpirlo con i suoi artigli. L' Averla
arretra e spara un colpo dai suoi bracciali che ferisce ad un' ala Griffin.
Fatale errore: l' ira dell' essere non fa che aumentare e, con un ruggito, si
avventa contro l' Averla, imprigionandola in un abbraccio letale. Con un grido
di disperazione misto ad un ruggito i due precipitano al suolo.
"Qui si mette
male" pensa il Porcospino "Meglio battere in ritirata: non è certo colpa mia se
mi hanno affibbiato degli incapaci". E, alzando una cortina fumogena che
ostruisce per qualche secondo la vista a Namor, si dilegua.
Il Principe
degli abissi volge il suo sguardo a Namorita: è ferita, ma si riprenderà presto.
Anche Blackie Drago, nel frattempo, è fuggito: la sua armatura aveva assorbito
gran parte dell' impatto.
"Maledizione!" urla Namor "Eravamo vicini alla
soluzione ormai!".
"Calmati, cugino" lo consola Nita "Non lasciare che sia la
rabbia a guidare le tue azioni, ultimamente l' hai allontanata da te ed è questo
che ti ha fatto compiere giuste scelte. Vai a cercare Griffin, è caduto insieme
all' Averla Assassina".
Namor non aggiunge nulla: si alza in volo, in cerca
del suo amico. Nita si dirige poi zoppicando verso la porta dove si è rifugiato
Hindsight:"Puoi uscire, Carlton" lo rassicura "È tutto finito".
Il ragazzo
riapre la porta e, constatato che non c'è più nessuno, esce tranquillo:"Sai,
Nita, è davvero un peccato che ci abbiano interrotto. Mentre ero in…
meditazione, ho pensato che un file del genere deve essere stato inserito da un
esterno, sono informazioni troppo importanti perché la Oracle le camuffi così. A
quanto pare ci sono molti interessi in gioco dietro questa azienda".
"Già"
conferma Nita "Ma ora sappiamo chi c'è dietro di essi: John Gamelin, presto
verrà smascherato. Ma ora devo rispondere al messaggio spedito da Nathaniel
Richards".
Queens.
Persino questo elegante quartiere ha alcune zone povere,
abitate da esseri che la vita ha marchiato a fuoco. Sono notevolmente aumentati
da quando è avvenuta la Guerra dei Mondi. Ma c'è qualcuno che ha deciso di
aiutarli: Kyle Richmond. Oggi, insieme a Yvette Freeman, sta supervisionando il
terreno dove in futuro verranno costruiti appartamenti da mettere a disposizione
della gente più povera. Questa opera viene condotta in collaborazione con un'
altra azienda, la Tomorrow Inc., rappresentata per l' occasione da Hobie
Brown.
"Allora, Mr. Richmond, direi che abbiamo definito tutti i dettagli del
caso" afferma Hobie "È stata una cosa relativamente tranquilla, non come quella
serata decisamente movimentata di poco tempo fa"*.
* V. Marvel Knights 8
"Già" è il secco commento di Kyle, che poi pensa:"Molte persone
avrebbero potuto essere uccise quella sera ed io mi sono quasi impantanato nella
mia impotenza, nella mia decisione di non compiere più azioni eroiche. Sono
certo che questa sia ancora la scelta migliore, ma mentirei se dicessi di non
avere alcun dubbio".
In quel momento una barbona dall' aspetto tuttavia
presentabile si avvicina ai due:"Lei è Richmond, il finanziatore del progetto
per le case ai senzatetto della Guerra dei Mondi, vero?" chiede. Kyle annuisce,
quasi senza badare a ciò che dice la donna. "Ho visto la sua foto su un
giornale, non siamo così disinformati su ciò che accade nel mondo come a volte
si dice. Volevo chiederle se può aiutare una mia amica".
Kyle si volta verso
di lei:"Senta, signora, scusi se le sembrerò troppo…". Poi ci ripensa: ha
promesso di dare una nuova speranza a questa gente e deve assumersi ogni
responsabilità. L' amica di questa donna potrebbe aver urgentemente bisogno di
aiuto, magari di cure mediche, e lui può fornirgliele. "Lasci stare" continua l'
affarista "Mi dica pure".
"Più che amica, è una conoscente" precisa la
barbona "È comparsa da noi poco più di due mesi fa, ma spesso scompare per
giorni e pensiamo che se ne sia andata per sempre. Poi, quasi come per magia,
riappare. Il problema è che da quando è giunta si è chiusa in un totale mutismo,
dice una sola parola, forse il suo nome, non so. Magari ha subito dei traumi in
passato e, visto che lei si è prodigato in nostro aiuto, potrebbe
fornirle…".
"Non occorre che dica altro" afferma Kyle "Mi conduca da
lei".
"È appena tornata dopo una lunga assenza, è fortunato. Ma chissà dove
è stata, poverina".
A passi veloci la barbona guida Kyle Richmond ed Hobie
Brown in un vicolo dominato dalla sporcizia e dalla disperazione, a cui fanno
eco i lamenti della gente povera. Uno spettacolo triste e deprimente. Uno
spettacolo che Kyle intende cancellare per sempre. Alla fine si giunge in un
angolo solitario, in fondo al quale vi è la magra figura di una ragazza, una
bellissima ragazza bionda che trema e il cui sguardo è perso nel vuoto. La
barbona le si avvicina e le mormora:"Dai, bambina mia, questi signori sono
venuti ad aiutarti, dì loro come ti chiami".
La ragazza la osserva, poi
scruta negli occhi di Kyle ed è come se in essi vi vedesse una speranza. Solo
allora dice:"T… Topaz".
Ristorante Vivas.
Qui vi è la più alta concentrazione di api ed è certo che non
staranno immobili ad osservare mentre il loro signore subisce un attacco.
Il
Cavaliere Nero contempla la situazione:"Non riesco a pensare ad un modo per
sconfiggere questo nuovo Swarm, inoltre non so nemmeno cosa intende fare di
preciso". Poi si volta, scoprendo che il ristorante è vicino ad una spiaggia,
che affaccia sull' Oceano Pacifico. E solo allora a Dane Whitman torna in mente
una storia che gli aveva narrato tempo fa Ercole e trova una tattica di
battaglia. "Ascoltatemi" dice "Sono quasi certo che Swarm ha intenzione di
mutare l' ape regina affinché essa si riproduca in quantità. Il nostro obiettivo
principale deve essere dunque la regina. Warbird, tu sei la più indicata, la
afferrerai e la getterai nell' Oceano Pacifico. Se va tutto bene Swarm non
esiterà a seguirla. Io e te, Ringer, la copriremo, protetti dagli incantesimi
del Dr. Strange. Dottore, mi ha sentito?".
Strange alza la testa:"Sì, sì.
Sono pronto ad agire".
"Ed io?" chiede Marie Pulaski.
"Mi ascolti,
signora" dice Ringer "Qui la situazione sta per divenire molto tesa, è meglio
che si allontani prima che le accada qualcosa di brutto".
"Ma lì sopra c'è
Klaus!".
"Klaus non vorrebbe che lei rischiasse così avventatamente la sua
vita" interviene Warbird "Le prometto che faremo di tutto per riportarglielo
sano e salvo". Ma dentro di sé Carol pensa:"Sei molto brava a mentire, Carol
Danvers, davvero molto brava".
Marie allora china il capo:"Va bene, buona
fortuna". E si dilegua.
I Difensori avanzano di qualche passo, ringraziando
la loro buona stella che le api non li abbiano ancora attaccati. Ad un tratto
notano Swarm sulla sommità del tetto del ristorante, la sua figura umanoide
mette i brividi.
"Dobbiamo arrivare subito là sopra" dice il Cavaliere Nero
"Warbird, porterai me e Ringer in cima al tetto, non voglio arrischiarmi ad
usare Strider. Dr. Strange, riesce a librarsi fin lassù?".
Ormai chiunque si
è accorto del fatto che Strange sia in chiara difficoltà. Lui annuisce quasi
impercettibilmente ed inizia ad agitare le sue mani, sembrano quasi malate per
come le muove così velocemente. Ma il tutto sortisce l' effetto sperato e il
Mago Supremo, pur digrignando i denti per non mugolare di dolore, si solleva in
volo, con i suoi compagni che lo seguono a ruota. Solo quando sono ormai
arrivati in cima, Swarm si accorge di loro. L' ape regina è accanto a lui, è
enorme ed è pronta a procreare.
Warbird parte subito verso di essa, ma un
muro impenetrabile di api si forma davanti a lei. Un muro incredibilmente
resistente, che circonda Swarm e la regina e che non consente all' eroina di
passare. Una massa di figli che proteggono la loro madre. Farsi strada sarà
arduo.
"I vostri scopi mi/ci sono apparsi chiari fin da quando siete comparsi
davanti alla mia/nostra vista" afferma Swarm aldilà del muro "E vi avvertiamo
che state solo ritardando l' inevitabile: presto il dominio delle api sulla
Terra sarà pronto ad essere attuato".
"Ringer, facciamo come contro
Youngblood" propone Dane "Carica il mio scudo della tua energia, poi lanciamo
una raffica comune contro il muro di api".
Anthony Davis non perde tempo,
segue il consiglio del Cavaliere, poi, ad un suo cenno una doppia raffica di
energia perfora la difesa approntata da Swarm, all' interno della quale si forma
un varco sufficiente per permettere a Carol Danvers di passare.
È quasi vicina
alla regina quando Swarm sta per attaccarla, ma viene bloccato da qualcosa di
incredibilmente resistente.
"Cosa è questo? Un campo di forza? Via!". Swarm
espande tutto il suo corpo, che dopo pochi secondi riesce a perforare il campo
di forza di Ringer, che ha ancora poca dimestichezza con questo nuovo potere.
Warbird, intanto, ha afferrato l' ape regina e sta cercando di sorpassare ancora
il muro di api, che le raffiche di Ringer e del Cavaliere riescono ad incrinare
solo in minima misura. Swarm è ormai libero di attaccare Carol Danvers quando ad
un tratto una porta posta dietro di lui si apre e appare… Marie
Pulaski!
"Cosa fa qui?" le grida Warbird "Vada via!".
Ma Marie non la sta
a sentire:"Klaus, ascoltami, so che puoi sentirmi. Non rinnegare ciò che sei:
questo luogo significa molto per me e per te, significano sentimenti condivisi
che non vorresti mai perdere, significa una vita che puoi ancora vivere.
Significa umanità, Klaus, non rinnegarla".
L' essere che un tempo era Klaus
Rosemann è incerto, la sua concentrazione vacilla per qualche secondo e questo
fa sì che il muro si sfaldi. Warbird non deve perdere tempo: spera che Dane e
gli altri siano in grado di proteggere quella coraggiosa, incosciente donna.
Supera così il muro e si dirige verso l' Oceano Pacifico.
Swarm non può fare
a meno di notarla:"No!" urla. Sta per sollevarsi anch' esso in volo, ma prima
osserva un' ultima volta il viso di Marie. La cosa più bella che esista al
mondo… dopo le api. E compie la sua scelta definitiva:"Ferma!" inseguendo
Warbird.
Il Cavaliere Nero si lancia su Marie e la porta in salvo:"Ringer,
poni il tuo campo di forza attorno a noi, ci sarà molto caos tra poco".
"Va
bene, Cavaliere" esegue Anthony Davis "Lei, Strange, come… Oh, mio Dio!".
Strange è svenuto.
Velocissima, nel frattempo, Warbird è arrivata sopra l'
Oceano Pacifico con tra le sue mani una agitata ape regina. Swarm è però dietro
di lei:"Non farlo!".
"Spiacente" dice Carol Danvers "Non presto mai ascolto
alle api giganti". E detto questo solleva in alto l' ape regina e la scaglia in
basso con tutta la forza che ha, per far sì che non si sollevi in volo. Costei
dunque si inabissa per non riemergere mai più.
"Noooooooooooo" grida Swarm, lanciandosi al suo inseguimento, mentre
tutto il suo corpo perde coesione. E, come ad un segnale predestinato, le api
oggetto del suo controllo mentale tornano ad essere semplici api e, dopo un
attimo di smarrimento, si disperdono, tornando da dove erano venute. Sul terreno
rimangono solo i piccoli corpi delle loro compagne perite in uno scontro da loro
non voluto. Ed il cielo, che prima era dorato, torna ad essere blu.
Il
Cavaliere Nero solleva lo sguardo, quasi non crede al fatto che tutto sia
tornato alla normalità in così poco tempo. Ma non tutti oggi possono dire di
aver vinto. Marie Pulaski è in lacrime e dice:"Klaus, Klaus non c'è più!". Dane
la abbraccia, è l' unico conforto che può fornirle. Anche lui, però, sta per
provare l' amaro sapore del dolore.
"Cavaliere!" grida Ringer, con tra le
mani il corpo esanime di Strange "Dobbiamo portare il mago al più vicino
ospedale. Subito!".
New York General Hospital.
Un infermiere sta sistemando il cuscino del letto della
Valchiria quando una sua collega richiama la sua attenzione:"Puoi andare, qui ci
penso io". L' infermiere sta per ribattere, poi di fronte allo sguardo magnetico
della donna davanti a lui china il capo ed esce dalla stanza.
L' altra
infermiera si avvicina al letto e al volto della Valchiria:"Ci si rivede,
Brunhilde. È una vita che aspettavo questo momento: tu, inerme, ed io che ho
finalmente la possibilità di vendicarmi. E stavolta nessuno verrà a salvarti!".
Note: Swarm, uno dei supercriminali più
strani ed affascinanti del Marvel Universe, purtroppo poco sfruttato. Creato da
Bill Mantlo e John Byrne sulle pagine dei Campioni è apparso in seguito solo un
altro paio di volte per affrontare l' Uomo Ragno originale o il suo clone. Vero è che l' idea dello scienziato nazista con mire di dominio era sorpassata già
negli anni' 70, ma certo i modi con cui intende attuarli sono fuori dal comune.
Ho deciso di dare dunque una nuova identità a Swarm, che saluta il suo primo
ospite Fritz Von Meyer per unirsi a Klaus Rosemann. Una nuova, vecchia minaccia per il mondo dei supereroi.
Si è anche chiarito
cosa stia cercando Darklady. Se ricorderete bene avevamo accennato alle Cappe
delle Ombre nel nr. 4, non a caso ovviamente. I poteri concessi dai frammenti
della Riunione dei Cinque, invece, sono stati perduti dai rispettivi possessori
su Donna Ragno 0 ed ora abbiamo anche capito come mai il rito, come disse Morris
Maxwell, era stato "mal interpretato".
Capitolo Quinto
New York General Hospital.
L' infermiera che si fa chiamare Clarice Starling osserva la donna che ha di fronte: per tutti è solo una paziente in coma profondo, ma per lei rappresenta qualcosa di più. Molto di più. Potrebbe vendicarsi in ogni momento, non ha paura di venire sorpresa. Eppure pazienta, attimo dopo attimo: è strano immaginarsi un evento per anni e poi, quando esso sta finalmente per accadere, non capacitarsi che è arrivato. È una cosa che sorprende chiunque, anche una dea, anche Amora l' Incantatrice!
Richmond Enterprises.
Yvette Freeman osserva con attenzione la ragazza dai capelli
biondi che ora dorme beatamente su uno dei letti dell' azienda.
"Come mai hai
deciso di sistemarla qui?" chiede, rivolgendosi a Kyle Richmond.
"Non te le
so dire di preciso: è come se lei mi chiedesse aiuto, ma non riuscisse a trovare
le parole. Fino ad ora non ha fatto altro che ripetere il suo nome, il suo
presunto nome: Topaz. Mi fa venire in mente qualcosa, ma non ricordo cosa. Alla
polizia nessuno ha denunciato la scomparsa di una donna con le sue
caratteristiche e dunque, piuttosto che abbandonarla ad un misero destino, ho
deciso di ospitarla".
"Ma vuoi tenerla qui per sempre?".
"Solo il tempo
necessario per capire chi realmente sia ed agire di conseguenza".
Yvette
annuisce, ma nell' espressione del suo volto Kyle vi intravede una parvenza di
delusione. Possibile che… No, non è possibile e allontana subito quel
pensiero.
"Mi raccomando" afferma poi Kyle "Bada a lei sino al mio ritorno,
devo informarmi su… alcuni miei amici". E detto questo esce dalla
stanza.
Yvette, invece, si accomoda su una sedia e rimane ad osservare Topaz.
Il suo volto esprime molte cose: bellezza, tranquillità, ma anche terrore.
Nasconde qualcosa e Yvette intende scoprire cosa.
Cieli di New York.
Judas Traveller contempla dall' alto la città. La cosa lo fa sentire estraneo: non ha mai realmente avuto un luogo da poter definire casa nella sua lunga esistenza costellata, come dice il suo stesso nome, da infiniti vagabondaggi. Ultimamente una questione in sospeso con una persona che lo aveva imbrogliato qualche tempo prima lo ha riportato qui nella Grande Mela, per chiarire la faccenda una volta per tutte. Ci è riuscito, ha anche aiutato un ragazzo di cui si fida molto a rifarsi una vita, facendogli credere che fosse questo il suo obiettivo principale. Mentiva, come ha spesso fatto*.
* V. Spider-Man Forever
Judas è un viaggiatore alquanto singolare, capace di spostarsi
tra le diverse dimensioni. Ed è stata in una di queste, oscura come la notte più
buia, che ha incontrato l' anima di una persona con cui ha condiviso più di una
semplice amicizia. Si è subito fidato della suadente voce di quest' anima, una
voce che lo ha convinto a tornare a New York, dove a detta dell' anima si
sarebbero verificati entro breve tempo avvenimenti straordinari che lui doveva
prevenire. Ma ormai molto tempo è passato e Judas non può fare a meno di pensare
se non sia stato ingannato. Oggi si dovrà ricredere.
Improvvisamente il suo
volto si anima, si volge intorno come a cercare una presenza che non può
esistere, poi afferma:"Sei tu, Patricia?".
"Sono io, Judas" risponde
l' anima dall' interno della mente del viaggiatore "Ricordi quella profezia
di cui ti avevo parlato? Del ritorno dei demoni? Bene, oggi colui o colei che
darà vita a ciò inizierà la sua ricerca degli oggetti di potere che gli o le
consentiranno di riuscire nei suoi intenti".
"Come fai ad essere certa
della data, ma non del sesso del responsabile?".
"È difficile da
spiegare: nella dimensione dove sono imprigionata e da cui nemmeno tu sei
riuscito a liberarmi in modo permanente ogni tanto vi sono delle visioni del
futuro. L' oscurità che mostra un' altra possibile e futura oscurità. Alcuni
particolari sono ben chiari, altri meno. È per questo che, quando sei giunto
per caso in questa dimensione, mi sono rallegrata della tua presenza. Vi era
qualcuno che poteva impedire il realizzarsi dell' Oscurità. Un uomo di potere
quale sei tu".
"Un potere grandemente diminuito" controbatte Traveller
"Ho potuto conoscerti solo perché all' epoca il mio corpo era legato all'
essenza di Chakra, una entità molto potente. Se riprovassi oggi rischierei
seriamente di rimanere intrappolato".
"Ed infatti non devi farlo: io ti
guiderò e tu sarai, come dire, il mio braccio" commenta Patricia.
"Va
bene, non perdiamo altro tempo: dove mi devo recare?".
"Al New York
General Hospital, una mia amica è in grave pericolo di vita: è una visione che
ho avuto solo pochi minuti fa, altrimenti ti avrei contattato anche
prima".
"E questo impedirà l' Oscurità imminente?".
"No, non
direttamente: ma come non si può capire per ora dove l' Oscurità avrà inizio, è
invece molto più chiaro dove l' omicidio della mia amica avrà luogo. Non dirmi
che non hai mai provato il sentimento dell' amicizia, Judas, se no hai perso
molto. Ti prego, devi farlo, in nome della mia amica".
Judas Traveller
esita, non perché non andrà dove Patricia lo ha implorato di recarsi, ma perché
qualcuno ha messo a nudo una sua mancanza: non ha mai avuto veri amici, solo
persone al suo comando, persone che non si stupisce l' abbiano tradito alla
fine, forse se lo meritava. Ha amato una volta, però, prima di scoprire che le
entità come Chakra non concepiscono tale sentimento. Infine rialza la testa e
dice:"Farò come desideri".
REvolution, ufficio personale di Tony Stark.
"John Gamelin, ne sei certo?" chiede il capo di quest'
azienda.
"Certissimo, ho visto coi miei occhi il suo nome su quel file: vi è
lui dietro la Oracle" risponde Namor.
"E Gamelin era un tempo associato alla
Roxxon, il che non promette nulla di buono. Purtroppo la tua parola è un po'
poco, amico mio, non vi è alcuna prova".
"Non esattamente: quell' Hindsight è
un tipo intraprendente, anche se non troppo coraggioso. Ed è riuscito a scattare
una foto di uno dei nostri contendenti. Avrei molte altre prove se quei
criminali non avessero distrutto il computer di Namorita".
Namor porge la
foto e Tony sobbalza:"È il Porcospino! Ma allora la faccenda si fa sempre più
interessante: devi sapere che ultimamente questo costume è stato trafugato dal
Palazzo dei Vendicatori. Ma ora finalmente abbiamo una traccia che ci consentirà
di ritrovarlo, anche se mai avrei pensato che la Oracle fosse dietro questo
furto. Cosa ne ricava, in effetti? Comunque informerò subito Henry Peter
Gyrich".
"E credi sia una buona idea?" chiede Namor.
"È stato lui a
sollecitare che noi ritrovassimo questo costume al più presto. Ora dovrò solo
inventarmi una scusa plausibile per farlo intervenire. Non sarà
difficile".
"Io intanto mi reco alla Oracle. Non fare quella faccia, amico
mio: darò solo una semplice occhiata, non mi metterò a spaccare tutto
maledicendo gli abitanti di superficie. Quel Namor intendo lasciarmelo alle
spalle per sempre".
E velocemente l' atlantideo esce dall' ufficio: è
riuscito a nascondere la sua preoccupazione davanti a Stark. Non è riuscito
infatti a ritrovare Griffin, ora disperso chissà dove e forse in pericolo.
Industrie Osborn.
Da quando il capo di questa azienda, Norman Osborn, è stato
internato per il suo coinvolgimento in affari poco puliti, diciamo pure molto
sporchi, le Industrie Osborn hanno passato momenti difficili: alcuni lavoratori
sono stati licenziati e si sono dovuti attuare dolorosi, ma necessari, tagli al
budget. Ma c'è una cosa che tutte le persone che ora faticano per far risorgere
questa azienda dalle ceneri ignorano, nemmeno gente fidata di Norman come Donald
Menken sa che qui un tempo si attuò un mistico rituale, volto a donare grandi
poteri. Ma coloro che lo attuarono commisero un errore ed interpretarono in modo
errato il rito.
Darklady si concentra per avvertire le forze mistiche ancora
ben presenti in questo luogo, specialmente nei piani superiori, che nessuno
occupa da tempo. Davanti a lei, come se avvenissero in questo stesso momento,
vede cinque persone, tre uomini e due donne, che sollevano in aria i cinque
frammenti, ognuno simboleggiante uno dei Cinque poteri. E sorride:"Che idioti"
pensa Darklady "Pensavano che fosse il rituale in cui si distribuivano Cinque
poteri a cinque persone, in realtà la Riunione dei Cinque dona sì Cinque Poteri,
ma ad una sola persona! Per questo i poteri in seguito sono svaniti ed ora
possono nuovamente essere riconquistati. Io sarò quella persona e già so dove si
trova uno di quei frammenti".
La malvagia donna agita le sue mani,
allontanandosi da quel luogo e trasferendosi nel Greenwich Village, presso un
negozio di antiquariato gestito da Morris Maxwell, possessore di uno dei
frammenti. Costui, davanti a quest' essere ammantato da un vestito nero, si
ritrae per la paura.
"Sono così brutta?" chiede con sarcasmo Darklady, poi
afferra per la gola Maxwell:"Scusa, ma devo sondare la tua mente per sapere se…
Ah, il frammento è nella cassaforte del tuo negozio. Non ti fidi più delle
banche, vero?". Darklady agita la sua mano sinistra ed una parte di parete si
apre, rivelando una cassaforte molto difficile da scassinare. Per gli esseri
umani, ovvio. Davanti alla magia emanata dalla donna, la cassaforte si apre ed
il frammento vola nell' aria, fino a che lei può afferrarlo. Solo allora
Darklady abbandona la sua presa sul collo di Maxwell:"Ti ringrazio, ovviamente
dimenticherai tutto ciò, non voglio che nulla possa venire compromesso. Certo,
potrei ucciderti, ma dentro di me sono una persona magnanima". E scompare
ancora, mentre la cassaforte si richiude.
Maxwell rimane a terra per qualche
secondo, poi si rialza e si rimette al lavoro, come se nulla fosse successo.
New York General Hospital.
L' Incantatrice è davanti al letto della Valchiria: pare quasi
esitare, come se davanti alla realizzazione di un evento da lei atteso per anni
fosse rimasta paralizzata. In realtà dentro di sé si sente felice e non vuole
sprecare momenti così appaganti in modo così rapido.
"Eri una valorosa
guerriera, Brunhilde, ma non trovavi più sfide alla tua altezza" narra tra sé e
sé Amora "Dunque eri la mia preda perfetta: ti ho promesso una vita di
avventure, mentre in realtà ti ho legata al corpo di una donna folle. Purtroppo
ti sei liberata da ciò, ma ora sembra sia quasi avvenuto un ritorno alle
origini: di nuovo sento la tua essenza fusa con quella di un' altra
donna".
Poi Amora accarezza il mento di Val:"Ma temo sia giunto il momento di
dirci addio. Sai, Asgard è stata soggetta a numerose traversie recentemente, ma
nessuno ha sentito la tua mancanza: non sei più la prediletta di nessuno, solo
una guerriera che si è legata troppo profondamente a Midgard e per questo è
stata disonorata. Dunque nessuno piangerà la tua dipartita".
Amora estrae un
pugnale:"Questa lama mistica è in grado di perforare persino il tuo possente
corpo. Te lo pianterò nel cuore, lo distruggerò come tu hai distrutto il mio
tempo fa. Perché nessuno può prendersi gioco dell' Incantatrice".
"Ehi, cosa
pensa di fare? Lasci stare Brunhilde!".
Amora si volta, davanti a sé c'è un
uomo mingherlino, alto poco più di un metro e sessanta e con spessi occhiali. Un
insignificante ritardo.
"Vuole ucciderla!" grida Paulie "Inf..".
"Aspetta"
afferma con voce suadente l' Incantatrice. Paulie si blocca. "Non vorrai
sprecare così questo momento con una bella donna rovinando tutto" continua l'
asgardiana accarezzando l' uomo sul volto e quasi strusciandosi contro. Paulie
tenta di parlare, ma inutilmente, è come se davanti a lui vi fosse solo l'
immagine di Amora, capace di lasciarlo senza fiato.
"Uomini midgardiani"
commenta l' Incantatrice "Sempre deboli. Non come Thor, lui sì che…", ma come si
volta un' altra persona si para davanti a lei: un uomo dall' età imprecisata, il
cui volto è ricoperto da una folta barba bianca.
"Cos'è, il giorno dei
salvataggi all' ultimo minuto?" chiede Amora.
"Ti imploro di non uccidere
questa donna" dice Judas Traveller "Sarà decisiva nel prossimo avvento dei
demoni".
Oracle Inc.
"A volte può far comodo avere un arrogante agente federale al
tuo fianco" pensa Tony Stark, qui in veste di Vendicatore nella sua armatura di
Iron Man. Lo stesso insolito pensiero che sta avendo anche Wasp, leader dei
Potenti Vendicatori, presente accanto a lui.
In questo momento Henry Peter Gyrich sta
agitando il suo distintivo davanti ad una atterrita impiegata della
Oracle:"Voglio parlare subito col vostro capo, chiunque sia. Altrimenti
realizzerò il vostro peggior incubo: una ispezione da parte dell' IRS"*.
* Il Fisco statunitense
Gyrich, all' inizio, aveva esitato di fronte alla possibilità
di andare a fare una ispezione presso una rinomata azienda come la Oracle Inc.,
ma di fronte alla foto di Namor in lotta col Porcospino ogni suo dubbio si era
rapidamente dissipato: sapeva che stava andando alla riconquista della Oracle e
quel che è certo aveva le sue buone ragioni per sospettare qualcosa di losco.
Inoltre, se si fosse trovato il costume del Porcospino, sarebbe stata una buona
occasione per denigrare nuovamente i Vendicatori.
L' impiegata annuisce e
inizia a telefonare disperatamente a chiunque. Pochi minuti dopo può finalmente
tirare un sospiro di sollievo quando Charles Dixon si presenta al cospetto dei
tre insoliti visitatori.
"Benvenuti alla Oracle" afferma Dixon "Consideratevi
nostri ospiti".
"I vostri ospiti vorrebbero dare una attenta occhiata alla
vostra azienda" ribatte freddamente Gyrich.
"E con quale autorità? Siamo una
azienda che dà lavoro a centinaia di persone e se ha prove di reati da noi
commessi la prego di farmele vedere subito. Altrimenti, quella è l' uscita. Non
li sopporto proprio gli impettiti agenti governativi che credono di fare
dovunque vadano il bello ed il cattivo tempo". Dire a Gyrich cosa fare ed
offenderlo in questo modo sono stati i due più grandi errori che quest' uomo
potesse commettere.
"Mi stia a sentire!" ribatte l' agente governativo
alzando la voce "Lei si crede un intoccabile col suo vestito firmato, è certo di
potermi trattare come vuole, ma la informo che si sbaglia. Il suo atteggiamento
furtivo ed arrogante è già prova di colpevolezza, di collusione con alcuni
supercriminali, per quanto mi riguarda: ora vado dal procuratore Ferrari e le
assicuro che quando ritornerò avrò tanti di quei mandati che lei si pentirà
persino di aver rubato la marmellata da piccolo. Iron Man e Wasp, sorvegliatelo,
e se vuole andare al bagno impediteglielo!".
E mentre Gyrich esce i due eroi
si osservano in volto: chi l' avrebbe mai detto che il buon Henry si sarebbe
rivelato così utile?
Dixon fa un sorriso stentato:"S… Scherzava,
vero?".
"Libero di scoprirlo" risponde Iron Man. Dixon rimane immobile.
Un
altro uomo ha assistito alla vicenda da un' altra stanza grazie ad una
telecamera nascosta: John Gamelin. Non si aspettava affatto questa svolta, come
possono essere giunti ad avere dei sospetti quando tutto era stato pianificato
in ogni minimo particolare? Cosa ha condotto qui un agente federale? Certo, il
Procuratore potrebbe rigettare la richiesta di Gyrich, ma se non fosse così?
Quella Ferrari non è purtroppo manipolabile. Gamelin non può rischiare: deve
portare via ciò per cui la Roxxon ha speso migliaia di dollari e in fretta!
Perciò esce dalla sua stanza e si reca ai piani alti, a cui poche persone
possono accedere. Ma ad insaputa di Gamelin qualcuno lo segue: Namor!
New York General Hospital.
"Demoni?" esclama Amora "Tu non sai cosa siano i demoni,
inutile essere. Non sai cosa voglia dire morire per i folli giochi di
distruzione di entità che possono cambiare il mondo con la stessa facilità con
cui tu ti alzi al mattino. Non sai cosa voglia dire rinascere e scoprire che l'
uomo che ami ha una famiglia, a cui rivolge tutte le sue attenzioni. Non sai
cosa accade quando il mondo ti crolla addosso e sei vicina ad
impazzire".
Paulie, intanto, sta lottando per riemergere: non può permettere
che il suo rapporto di amicizia con Brunhilde vada perso, lei gli ha dato un
motivo per continuare a vivere, è venuto dunque il momento di ripagare questo
debito di riconoscenza. E lotta. E lotta.
"Credimi, invece, lo so" risponde
Traveller "Ho mentito e rappresentato una parte per quasi tutta la mia vita. Ma
poi mi sono detto che era ora di finirla di indossare tante maschere che
impedivano alla gente di vedere il mio vero volto. Ho deciso di essere me
stesso".
"Anch' io" ribatte Amora "Per questo ucciderò quella
donna".
"Traveller, è risoluta in questo intento" dice Patricia "La
conosco bene e so che non la fermeremo facilmente. Forse è giunto il momento di…
attuare ciò che più temi".
"No, potremmo perdere per sempre contatto!
Potresti non uscire più dalla dimensione in cui ora sei confinata!".
"Non
c'è altra possibilità, fidati di me e preparati al contatto".
"Cosa fai
ora, parli da solo?" chiede Amora "Come…". In quel momento qualcuno la abbranca
da dietro: Paulie, la cui stretta sarebbe considerata molto forte per una
persona comune, ma non per una asgardiana.
"Insisti ancora?" chiede Amora
tentando di afferrarlo con le sue mani.
Paulie non ribatte, pare stia
trattenendo qualcosa dentro di sé. Qualcosa che alla fine non può più arrestare.
E dei violenti colpi di tosse vengono da lui emessi, mentre la sua saliva
colpisce Amora, che dopo essere finalmente riuscita a staccarsi da Paulie inizia
ad urlare:"No! Hai contaminato la mia purezza con la tua malattia!".
"Non
è solo quello il tuo problema" afferma una voce che pare quella di
Traveller, eppure, come è diversa.
Amora si volta e l' unica cosa che riesce
a pensare è:"Da dove provengono quegli artigli?".
E un secondo dopo Traveller
cala questi artigli sul volto dell' Incantatrice, ferendole la guancia
destra.
Un nuovo urlo di dolore fuoriesce dalla bocca di Amora, che non
riesce ad esprimere con parole la sua angoscia e fugge disperata verso una
finestra, non accorgendosi che il suo pugnale mistico è caduto a terra. E che la
sua vendetta non avrà mai luogo. Si lancia di sotto, dove una nuvola dorata la
attende e la porta in alto.
Traveller la osserva, sa che è inutile
inseguirla, inoltre ha altro a cui pensare visto che alcuni infermieri sono
giunti nella stanza.
"Cosa è accaduto?" chiede uno di loro.
Traveller
penetra nelle loro menti:"Non è successo assolutamente nulla, tornate pure ai
vostri soliti compiti e tranquillizzate anche gli altri vostri colleghi. Va
tutto bene". E dopo tanto tempo Traveller stavolta dice la verità.
Una volta
che gli infermieri se ne sono andati, Paulie si avvicina a Judas:"Come hai fatto
a… Oh, preferisco non saperlo, anche se sono in grado di intuirlo. Sei un
asgardiano come Brunhilde?".
"No" risponde Judas raccogliendo il pugnale "Di
questo me ne occuperò io: tu puoi tornare nella tua stanza. Tranquillizzati:
nessuno farà più male alla tua amica, te lo prometto". Poi anche Traveller si
lancia fuori dalla finestra, librandosi in aria. Dopo qualche secondo, quasi con
timore, chiede:"Ci sei ancora, Patricia?".
"Sì, Judas" risponde la
donna "E sono felice che sia andato tutto bene. L' Incantatrice ora avrà
altro a cui pensare"*.
* V. Thor dal 10 in poi
"Ma ora è urgente più che mai farti uscire dalla tua prigione
dimensionale, conosci qualcuno che è in grado di compiere ciò?".
"C'è una
persona, in effetti. Ma ne parleremo in seguito, ora ti abbandono per qualche
minuto".
Paulie osserva Traveller finchè scompare alla sua vista, poi si
rivolge verso la Valchiria, che dorme beata, ignara del caos che è avvenuto
attorno a lei in questi ultimi minuti. Infine l' uomo torna nella sua stanza,
appagato e in pace con sé stesso.
Passa qualche minuto: il mondo che si
presenta davanti agli occhi della Valchiria è tinto di oscurità. Così è da
giorni, fino ad ora. Improvvisamente un lampo appare nel buio, una fenditura che
pare provenire da un altro mondo. Ed una voce risuona:"Brunhilde, mi riconosci?
Devi svegliarti, amica mia, per la Terra sta per verificarsi un evento
terribile, peggiore della recente invasione marziana, perché stavolta gli uomini
non verranno uccisi e il loro dolore sarà eterno! Esci da questa oscurità e
torna alla luce". E dopo queste ultime parole la fenditura scompare ed il buio
torna ad ammantarsi di nero. La Valchiria rimane immobile per qualche minuto,
poi la sua mano destra fa dei deboli movimenti.
Richmond Enterprises.
"Yvette" chiama Kyle Richmond "Yvette, svegliati".
La donna
si riprende, stropicciandosi gli occhi:"Oh, scusa, devo essermi
appisolata".
"Ti sei fatta una bella dormita, a quanto pare. Topaz sta
bene?".
Yvette osserva il letto: la giovane donna è ancora lì e pare dormire
serenamente:"Direi proprio di sì".
Kyle si avvicina al letto, per accertarsi
di persona di ciò che la sua collaboratrice gli ha riferito. Sta per ritrarsi
quando Topaz gli afferra il braccio sinistro:"S… Strange, devi portarmi da
Strange!".
Oracle Inc.
Silenzioso e a debita distanza, Namor, che sta mentalmente
ringraziando da svariati minuti Jim Hammond per avergli fornito la mappa dei
condotti di ventilazione che gli hanno permesso di entrare nella azienda
indisturbato, insegue John Gamelin. Fortunatamente non fa uso di ascensori o le
cose si sarebbero alquanto complicate. L' affarista sale tre piani di scale,
fino a giungere davanti ad un corridoio lungo circa venti metri e alla cui
estremità vi è una porta. Gamelin digita un codice su una pulsantiera lì vicino,
apre la porta e, dopo che l' ha richiusa dietro di sé, Namor vi si avvicina. La
serratura non permette di vedere nulla, ma fortunatamente i muri non sono troppo
spessi.
"Dobbiamo andarcene" dice Gamelin.
"Perché? Ora che eravamo così
vicini al successo" controbatte una voce ignota a Sub-Mariner.
"Le cose non
sono andate come speravamo" precisa Gamelin "Dovremo portare da un' altra parte
questo progetto segreto".
Namor ha anche udito troppo: sa che probabilmente
si pentirà di questo suo gesto, ma con tutta la forza che è in grado di
sprigionare sfonda la porta ed entra nella stanza.
Gamelin, atterrito, si
ritrae, poi fa un sorriso malizioso:"Guarda chi si vede, il mio rivale in
affari".
Strano lo spettacolo davanti a Namor: la sala è per la metà occupata
da due vasche giganti ripiene di un liquido verde, alimentate da un generatore
alle loro spalle. Davanti alle vasche, invece, vi è un uomo dall' età apparente
di settant' anni in camice da laboratorio.
"C'è poco da scherzare, John
Gamelin" dichiara il reggente di Nuova Atlantide "I tuoi giorni in questa
azienda sono finiti. Scommetto che nemmeno la Stark-Fujikawa è a conoscenza di
ciò che stai facendo qui e non esiteranno a scaricarti una volta che la notizia
si spargerà".
"Forse sarà così, ma prima riuscirò a vendicarmi di te" e, con
una velocità insospettabile per un uomo della sua età, Gamelin afferra l' uomo
in camice da laboratorio e lo porta sulla sommità di una scala. "Non tentare
mosse azzardate, Namor MacKenzie" dice Gamelin, suscitando lo sguardo curioso
dell' uomo suo prigioniero "Non farlo, pena una brutta fine per quest' uomo, per
tuo fratello Leopold MacKenzie!".
Poco lontano da lì.
L' essere alato avverte una brutta sensazione: sa che in questo momento una persona a lui cara si trova in grave pericolo. L' essere alato è in debito con l' uomo con le ali ai piedi e deve correre al più presto in suo soccorso.
Piani superiori della Oracle Inc.
Namor rimane sgomento: suo fratello! Della cui esistenza aveva appreso solo poco tempo fa*, ma alla cui ricerca non si era mai
* Evento citato anche in GDM 2
dedicato con premura. Forse perché
significava fare i conti con un passato per lui ormai lontanissimo, forse da
dimenticare. O forse perché temeva che l' immagine di Leonard MacKenzie, suo
padre, uomo valoroso e onesto, ne sarebbe rimasta infangata? Come ha potuto
quest' uomo vendersi ad una società corrotta come la Roxxon?
"Sai, quando
fondasti questa azienda noi della Roxxon facemmo delle indagini su di te" dice
Gamelin "Del resto ci avevi procurato qualche danno e noi scopriamo sempre il
punto debole dei nostri avversari. Non voglio nemmeno spiegarti come siano
giunti a sapere dell' esistenza di un tuo parente, sarebbe troppo lungo da
raccontare".
"Ma cosa sta dicendo?" chiede Leopold MacKenzie "Avevo sentito
che mio padre, che era stato un uomo di mare, vaneggiava di strane avventure
insieme ad una donna dalla pelle blu, ma non avrei mai immaginato che…".
"D'
accordo" afferma Namor "Quello è il mio fratellastro e ha fatto nella vita
scelte sbagliate, ma questo cosa cambia? Non mi impedirà di fartela pagare per
aver infangato il buon nome di questa azienda da me creata. E' una vita intera
che combatto gli abitanti di superficie corrotti come te ed ultimamente mi ero
stancato dei conflitti tra il mio mondo ed il vostro, tanto che avevo sancito
che non si dovessero più attuare alcun accordo commerciale coi terrestri. Ma la
verità è che devi solo guardarti da quelle persone che mirano più al proprio
interesse che a quello comune: da un alleanza tra noi di Atlantide e i paesi
civilizzati le nostre genti possono trarne enormi vantaggi. Ed è ciò per cui
combatterò in futuro!".
"Belle parole, Namor" esclama Gamelin "Prima, però,
combatti questo!" e con un potente calcio spedisce Leopold MacKenzie in una
delle vasche ripiene del liquido verde. Namor urla di rabbia e si alza in volo,
è pur sempre suo fratello, ma Gamelin lo blocca:"Puoi pestarmi quanto ti pare,
atlantideo, ma la realtà dei fatti è che se perdi tempo con me non potrai più
salvare tuo fratello. Questo è un composto sperimentale chiamato Bio-Hazard col
quale speravamo di creare il soldato perfetto, utilizzabile per le missioni più
pericolose e da vendere al miglior offerente. I primi risultati furono
insoddisfacenti e fummo costretti a sbarazzarcene"*.
* Ma parte di questo liquido inutilizzabile ha dato vita a Pollution, come visto su Prowler 4/5
"Dopo altre ricerche" continua Gamelin "Eravamo quasi vicini al
successo, però il tuo intervento ha vanificato tutto. Tra un po' qui avverrà uno
spettacolo che non puoi perdere, ma io sì". E, ancora velocissimo, sguscia in
una porta secondaria, verso la fuga.
Namor non ha, tuttavia, alcuna
intenzione di seguirlo: si avvicina alle vasche, ma il calore che emana da esse
è insopportabile, inoltre è da molto tempo che non ricarica le sue forze
tuffandosi nell' acqua. È uno spettacolo tristemente noto per Sub-Mariner:
capitano Leonard MacKenzie, Betty Dean Prentiss, Lady Dorma. Possibile che tutte
le persone a lui care debbano fare una brutta fine?
Poi, improvvisamente, la
vasca esplode, lanciando il liquido Bio-Hazard lungo tutta la stanza. Un fiotto
coglie Namor alla spalla, ferendolo in modo lieve. Ma non è questo a preoccupare
il reggente di Nuova Atlantide, perché in questo momento davanti a lui si erge
suo fratello.
O almeno ciò che ora è diventato: una massa gelatinosa di
colore verde, con occhi gialli e smorti. Senza intelligenza, senza affetto,
animato solo dalla voglia di distruggere coloro che trova davanti a sé.
E
Namor sarà il primo!
FINE